Regole più stringenti per quanto riguarda l’obbligo scolastico dei figli e il decoro dell’area, utenze direttamente intestate alle famiglie e possibilità di decadere immediatamente dalla concessione in caso di mancato rispetto degli accordi: sono le principali novità della concessione amministrativa che il Comune di Modena stipulerà con le famiglie nomadi assegnatarie delle nuove microaree di sosta, delle quali è stata decisa questa mattina la collocazione. Le quattro nuove microaree sorgeranno una in via Bellaria, una in via Cavo Argine e due, attigue, sulla ex strada Provinciale per Campogalliano. Insieme alle tre realizzate in via Baccelliera angolo via Gherbella, per ospitare sei nuclei familiari allargati, le quattro nuove aree consentiranno di smantellare, dopo 25 anni, l’attuale campo di via Baccelliera 25, restituendolo ad uso agricolo.


“La Giunta ha deliberato il cambio di destinazione d’uso di queste aree per tre anni, e ha stabilito quali saranno le nuove regole inserite nella concessione amministrativa che le famiglie dovranno firmare”, spiega l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti. “Crediamo -prosegue- che la nuova collocazione individuata nella Circoscrizione 4 sia migliore rispetto a quelle ipotizzate in precedenza: intorno all’ area non ci sono abitazioni vicine, ma allo stesso tempo l’accessibilità è buona, con migliori possibilità di controllo e di integrazione dei nuclei familiari. L’area è attigua alla Tav, ma si garantisce una fascia di rispetto di 50 metri, come previsto dalla legge. È poi significativo”, conclude l’assessore, “che nelle due circoscrizioni in cui già sono presenti altre microaree questi interventi si sono dimostrati sostenibili, consentendo l’avvio di percorsi di integrazione dei nuclei coinvolti rispetto alle realtà nelle quali sono collocati”.

“L’Amministrazione ha operato questa scelta ascoltando i cittadini, ma allo stesso tempo mantenendo la propria autonomia di governo”, commenta il sindaco Giorgio Pighi che prosegue: “lo smantellamento dei campi nomadi è un processo che sta avendo luogo in diverse città e l’indicazione della Regione è quella di sostituirle, progressivamente, con microaree, che risultano maggiormente controllabili e consentono di garantire migliori condizioni di vita e possibilità di integrazione, soprattutto ai bambini. Abbiamo voluto modificare alcuni aspetti della concessione amministrativa”, conclude il Sindaco, “proprio per rendere più stringenti le regole ed evitare ogni possibile abuso. Ad esempio, l’ospitalità temporanea ad altre persone sarà limitata ai parenti e solo previa comunicazione e autorizzazione da parte del Comune”.

Queste, dunque, le collocazioni scelte: per la Circoscrizione 2, strada Cavo Argine 112, all’angolo con la strada vicinale Toni; per la Circoscrizione 3, via Bellaria nei pressi del campo addestramento cani e dello svincolo della Nuova Estense; per la Circoscrizione 4, un’area di circa 700 metri quadrati divisa in due per altrettante famiglie, sulla ex strada provinciale per Campogalliano, con un margine di rispetto di 50 metri dal tracciato della linea ferroviaria ad alta velocità.
Hanno potuto presentare domanda per l’accesso alle microaree solo le famiglie già regolarmente residenti nel campo di via Baccelliera, a condizione che non fossero proprietarie di immobili, non avessero già beneficiato di altri contributi per la casa o non fossero parte di un nucleo familiare già assegnatario di un’altra area. La concessione sarà valida per un anno e dovrà essere rinnovata con un nuovo atto, riporterà i nomi di tutti i familiari, non consentirà di ospitare temporaneamente altre persone senza esplicita autorizzazione del Comune. Prevede inoltre l’impegno da parte delle famiglie a far frequentare ai figli la scuola dell’obbligo, a tenere l’area in condizioni di decoro, a non subaffittare lo spazio, a pagare le utenze di acqua, elettricità e gas, che saranno direttamente intestate al capofamiglia e non più al Comune, come invece avveniva nel campo di via Baccelliera. Le aree saranno sottoposte a periodici controlli per verificare il rispetto delle regole previste nella concessione. L’unica opera in muratura all’interno delle nuove microaree sarà un box di servizi con bagni, docce e lavanderia.

I nomadi censiti dalla Polizia Municipale nel campo di via Baccelliera erano 127, riconducibili a 10 famiglie allargate. L’Amministrazione comunale sta valutando le domande presentate e verificando i requisiti per l’accesso alle nuove aree. Le tre microaree di via Baccelliera angolo via Gherbella sono costate 675 mila euro e ospiteranno sei nuclei familiari. Per queste, un finanziamento regionale ha coperto circa il 90% dei costi di realizzazione, mentre per le altre quattro aree definite oggi e per lo smantellamento del vecchio campo il Comune ha stanziato 400 mila euro nel piano investimenti 2007.