Dai 42 euro di Napoli ai 160 di Bolzano: questa la forbice dei canoni medi di locazione degli Iacp nei capoluoghi. E’ quanto emerge dall’indagine comparativa sulla gestione dell’edilizia residenziale pubblica della Corte dei Conti. I dati si riferiscono al 2003 e sono stati forniti dalle singole sezioni regionali della corte.


Una differenza dunque di 118 euro che si assottiglia se ci si sposta in città come Roma, dove un affitto popolare costa 86 euro al mese, o Milano che fa registrare canoni medi di 87 euro.
La Campania è la regione che applica i canoni medi più bassi, compresi tra i 41 e i 47 euro mensili. Si colloca fuori dalla media regionale Caserta che, con affitti mensili di 31 euro, si aggiudica il record dei canoni più bassi.

I prezzi più alti, dopo quelli della provincia di Bolzano, si registrano in Emilia Romagna. A Modena, infatti, una casa popolare in affitto costa 122 euro al mese, mentre a Bologna 116. Nelle Marche è Fermo la provincia in cui si pagano gli affitti più salati con canoni di 108 euro al mese.
Puglia e Sicilia, dopo la Campania, sono le regioni dove si applicano i canoni più bassi. A Taranto, ad esempio, si pagano 41 euro al mese, mentre a Bari se ne pagano 58. A Palermo si registrano canoni medi mensili di 60 euro, ma stupisce il dato di Messina dove l’affitto di un alloggio ex Iacp costa 116 euro.