Dal 25 agosto scorso è in vigore la nuova legge (3 agosto 2007, n.123) sulla sicurezza che all’art.5 prevede per tutte le imprese non in regola la sospensione delle attività. Sono soggette a questo giro di vite le attività imprenditoriali che verranno “pescate” con lavoratori in nero (in misura pari o superiore al 20%), oppure in caso di reiterate irregolarità di orari e riposi o ancora quando si violano, in modo reiterato, le norme su salute e sicurezza dei lavoratori. Non solo i cantieri edili, dunque, sono esposti al rischio “pausa forzata”, ma un numero assai più corposo e articolato di imprese di tutti i settori.

Per fare qualche esempio: se in un bar ci lavorano in tre e uno non è in regola, oppure non si rispettano gli orari di lavoro, quel bar dovrà abbassare la saracinesca, almeno fino a quando il titolare non avrà pagato una maxi-sanzione e non osserverà le disposizioni di legge.

Quanti pubblici esercizi, come bar, ristoranti, pub, discoteche, ma anche altri tipi di attività sono a rischio?

“Abbiamo fatto un rapido giro il 24 agosto, prima dell’entrata in vigore della legge, e le assicuro che la situazione non è delle più felici. Bisogna che le imprese si mettano in regola e subito perché la legge è già in vigore e nessuno è dispensato dal non rispettarla”. Così Giulio Bertoni a capo della Direzione provinciale del lavoro di Reggio Emilia, ieri mattina durante la riunione operativa convocata a Palazzo Allende con il coordinamento della Provincia, che proprio di recente ha assunto il ruolo centrale di “Authority” in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
L’incontro, al quale ha preso parte l’assessore provinciale Gianluca Ferrari, è stato convocato con grande tempestività per mettere in condizione gli enti ispettivi di applicare subito e con correttezza le nuove disposizioni.

A chiarire tutti gli aspetti della legge 123 il direttore della Dpl di Modena ed esperto di Diritto del lavoro Eufrasio Massi, ascoltato con grande attenzione da una platea composta dai 22 ispettori della Dpl reggiana e dal nucleo dei Carabinieri; per l’Inps erano presenti il dirigente Cosimo Abbattista e 2 ispettori e per l’Inail Sandra Berselli e Teresa Iotti.
“Questo incontro – ha detto l’assessore Ferrari – ha un significato molto importante sia da un punto di vista tecnico-operativo, sia sa un punto di vista politico, poiché segnala, anche attraverso la presenza della Dpl di Modena, la volontà di agire a livello istituzionale in modo coordinato e condiviso per dare più efficacia all’azione di contrasto al lavoro nero e irregolare che a Reggio si farà ancora più incisiva a partire da gennaio, quando arriveranno, in forza alla Dpl, altri 8 o 10 ispettori”.