Si rivelerà particolarmente faticosa la prova che dovranno superare quest’anno gli studenti del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, il corso di laurea quadriennale promosso dalla facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con l’Università di Bologna. Rispetto ai 150 posti disponibili, 5 dei quali riservati a studenti stranieri non soggiornanti sul suolo nazionale, all’Ateneo sono giunte ben 493 domande di ammissione, corrispondenti ad un incremento pari al + 10,04%. Praticamente ci saranno più di tre concorrenti per ogni posto.

La forte attrazione esercitata da questo corso, che suscita l’interesse di tanti studenti diplomatisi in anni precedenti al 2007, risiede nel fatto che il diploma di laurea consegnato al termine del percorso accademico risulta abilitante e consente a quanti lo concludono positivamente l’inserimento nelle graduatorie permanenti sia della scuola dell’infanzia che della scuola primaria.

La prova
I candidati sono attesi ora alla prova del test di ammissione, che si svolgerà alle ore 11,00 di martedì 11 settembre 2007 nelle aule della facoltà di Scienze della Formazione in viale Allegri 9 a Reggio Emilia. Gli studenti, tuttavia dovranno presentarsi entro le ore 9,00, recando con sé la domanda-ricevuta firmata, attestazione del versamento del contributo spese richiesto (50,00 euro) e un documento di identità valido, per consentire l’espletamento delle procedure di identificazione e degli altri aspetti organizzativi.
La prova consisterà nella soluzione di un questionario, composto da 80 domande a risposta multipla (di cui una sola esatta tra le 5 indicate) riguardanti argomenti di: 33 logica e cultura generale; 17 cultura pedagogica e didattica; 15 cultura storico letteraria e 15 cultura scientifico-matematica. Per la loro soluzione i candidati avranno a disposizione due ore.
Oltre la metà viene da altre province
Il successo del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria di Reggio Emilia è attestato dalla variegata provenienza dei candidati: solo il 46,65% è concentrato attorno alle province di Reggio Emilia (in calo – 1,78%) e di Modena (anche essa in calo – 5,81%). Più numerosi rispetto ad un anno fa gli studenti che giungono da altre province dell’Emilia Romagna che costituiscono il 20,49% (+ 1,06% rispetto al 2006), soprattutto da Parma (70 – 14,20%) e Piacenza (21 – 4,26%). Molto più nutrito l’esercito dei fuori regione, che è passato da una rappresentanza del 26,43% (anno 2006) ad una del 32,66% (2007), offrendo uno spaccato di 13 realtà regionali e 46 province. Folto il gruppo dei lombardi (45 – 9,13%), per la massiccia calata di mantovani (35), dei pugliesi (39 – 7,91%), guidati dai leccesi (14), e dei siciliani (32 – 6,49%), prevalentemente nisseni (14) ed agrigentini (11).

Dominano le femmine
A conferma che le attività educative continuano ad essere appannaggio e sbocco occupazionale soprattutto per le donne, basta guardare la suddivisione anagrafica dei candidati: le femmine sono 468 (94,93%), mentre la rappresentanza maschile è affidata ad una sparuta pattuglia di 25 unità (5,07%). Anzi, la quota rosa si è andata ulteriormente a consolidare tanto che rispetto all’anno scorso, quando era appena – si fa per dire – il 91,29% e sembrava si assistesse ad un recupero di interesse per questa professione da parte degli uomini, è aumentata del + 3,64%.
Tanti gli adulti
I neodiplomati sono 143 (27,18%), mentre 265, pari al 53,75%, invece, hanno conseguito il diploma in anni precedenti al 2003. L’età media dei candidati per le femmine è di 24 anni e per gli uomini di 29. Complessivamente il 77,48% (382) ha meno di 30 anni, un restante 20,69% (102) ha un età compresa tra i 31 ed i 40 anni e 9 candidati (1,86%) ha un età superiore.