Panino, frutta, bevanda, pizza, dolce e acqua, oppure insalata, pane e tisana e tanti altri mix secondo la fantasia della bottega. Permette di seguire i ritmi delle lezioni magistrali e di assaporare piatti e prodotti tipici della provincia di Modena la “razionsufficiente” in vendita a 4 euro nei giorni del Festival filosofia.


La soluzione veloce ed economica per pranzare e cenare sarà in vendita a Modena al mercato coperto Albinelli, vicino a piazza Grande, venerdì 14 settembre dalle 6.30 alle 14.30, sabato 15 dalle 6.30 alle 14.30 e dalle 17 alle 22.30 e domenica 16 dalle 9.30 alle 14.30. Lungo via Albinelli, chiusa al traffico per l’occasione, saranno collocate oltre 200 sedie per consumare comodamente i pasti, mentre all’interno del mercato saranno in programma dimostrazioni di sapere culinario tradizionale. Per l’intera giornata di sabato 15 si cuocerà la saba per preparare il savor (mosto cotto con mele, pere, noci, mandorle, buccia d’arancia e limone), che sarà dato in assaggio al pubblico del Festival domenica mattina. Sempre domenica le “sfogline”, che nella tradizione modenese sono le donne che preparano la sfoglia di pasta, mostreranno la loro abilità nella preparazione dei tortellini.
La “razionsufficiente” sarà in vendita anche a Carpi al Circolo culturale Mattatoio, vicino a Piazzale Re Astolfo, nei tre giorni del Festival dalle 12 alle 15 e dalle 19 in poi, e a Sassuolo, al punto ristoro La Paggeria di piazzale della Rosa, dalle 9 alle 22.

A Sassuolo New York vista dall’elicottero
E’ ciò che propone il fotografo carpigiano Olivo Barbieri nelle otto immagini inedite che saranno esposte, in occasione del Festival filosofia sul sapere, alla PaggeriaArte di Sassuolo per festeggiare i 150 anni di vita della biblioteca Cionini. La mostra, intitolata “Site specific New York 07”, curata da Betta Frigieri e Luca Panaro, aperta dal 14 settembre al 28 ottobre e realizzata con il Comune di Sassuolo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, propone anche la proiezione in anteprima nazionale del film “Seascape#1 Night, China Shenzhen 05”, presentato al Toronto International Film Festival 2006 e al Berlin Film Festival 2007.
La mostra rientra in un più vasto progetto, iniziato nel 2004, che comprende opere fotografiche e film realizzati in diversi luoghi del mondo (Roma, Torino, Las Vegas, Los Angeles, Shanghai, Montreal, Amman, Petra, Pompei) trasformati da Olivo Barbieri in un plastico sovradimensionato, in città mai viste prima, dove l’importanza della storia, la vita dei cittadini, le strutture urbane e architettoniche sbiadiscono e perdono d’importanza lasciando il posto a una sorta d’installazione con forti componenti concettuali. Cambiare il punto di vista apre nuove prospettive anche su metropoli iperfotografate come New York, la città che contiene simbolicamente tutti i saperi della contemporaneità.
Le immagini ottenute dall’artista suggeriscono una sorta di Disneyland al contrario: se nel parco divertimenti si visita ciò che non esiste ma sembra vero, nelle opere di Barbieri la finzione s’insinua nella realtà dei luoghi offrendo originali spunti di riflessione.
Al Palazzo ducale di Sassuolo è inoltre in programma la mostra fotografica di Stefano Graziani dal titolo “Taxonomies”, curata da Federico Zanfi e dedicata alla classificazione del visibile come carattere strutturale della fotografia. La vita e le avventure del naturalista Carlo Linneo, di cui si celebra quest’anno il terzo centenario della nascita, hanno offerto spunti determinanti ad un lavoro condotto in musei di storia naturale, collezioni entomologiche, herbarium e orti botanici in Italia, Francia, Inghilterra, Israele, India e Cina.
In piazza Garibaldi, infine, si svolge la mostra “Festivalfilosofiacommunity”, a cura di Avenida. Le fotografie di Sandro Goldoni, Ernesto Tuliozi, Elisabetta Baracchi, Serena Campanini e Bruno Marchetti raccontano un mondo di persone che, appropriandosi di piazze, strade, teatri, chiese, treni e stazioni hanno reso possibile l’esperienza collettiva del Festival filosofia.

A Modena rare pellicole
Da Woody Allen a Daria Menozzi, da Akira Kurosawa a Igmar Bergman, da Luis Buñuel a Francis Ford Coppola, da Billy Wilder a Alexander Sokurov. Portano la firma di questi registi le rare pellicole che saranno proposte da “Viaggi di scienza e di conoscenza”, rassegna di film a cura dell’Associazione circuito cinema e firmata da Alberto Morsiani, in programma da venerdì 14 a domenica 16 settembre alla Sala Truffaut di Modena, in via degli Adelardi 4 (informazioni al numero. 059 239 222, ingresso 3 euro con tessera Truffaut).
Venerdì 14 settembre alle 20.30 la rassegna sarà preceduta da una lezione magistrale di Umberto Curi dal titolo “Filosofia come narrazione: il cinema”.
Alle 21.45 sarà proiettato “Zelig” di Woody Allen, storia di un uomo che cambia i tratti del proprio corpo in relazione alle persone che incontra. Ricoverato in ospedale, il suo “camaleontismo” si trasforma presto in un fenomeno di moda. Turbato dagli scandali montati dalla stampa, Zelig fugge in Europa e lo si ritrova alle spalle di Hitler durante un’adunata nazista prima di un trionfale rientro in patria. Alle 23.15 si può assistere al film “Bike Baba” di Daria Menozzi, storia di un santone vagabondo che adotta il viaggio in motocicletta come forma di meditazione e che dal 1992 ad oggi ha percorso 164 mila chilometri sugli itinerari della spiritualità induista.
Sabato 15 settembre alle 18.30 viene proiettato “Rashômon” di Akira Kurosawa, Leone d’oro a Venezia nel 1951. Nel XV secolo, sotto il portico del tempio del dio Rasho a Kyoto, un boscaiolo, un bonzo e un servo rievocano un tragico fatto di sangue, giudicato in un tribunale davanti al quale hanno deposto come testimoni. Alle 20.15 la rassegna prosegue con “L’uovo del serpente” di Ingmar Bergman, ambientato nella Berlino del 1923, dove un trapezista disoccupato e alcolista si rifugia presso la cognata e scopre ignobili esperimenti che un medico nazista effettua sulle persone in nome di un glorioso futuro. Alle 22.20 la rassegna propone “La via lattea” di Luis Buñuel. Due vagabondi, Jean e Pierre, si recano a piedi dalla Francia alla Spagna, diretti al Santuario di San Giacomo di Compostela col proposito di far quattrini. Alle porte di Santiago, dopo innumerevoli vicissitudini, i due viandanti incontrano una prostituta che li disillude, spiegando che il pellegrinaggio è tutta un’invenzione. Alle 23 si proietta “Tucker. Un uomo e il suo sogno” di Francis Ford Coppola, storia dell’uomo che alla metà degli anni Quaranta si dimostra un geniale e visionario inventore di tecnologie realizzate artigianalmente e rivela un suo progetto destinato a rivoluzionare il trasporto su quattro ruote. Le grandi compagnie cercano di fermarlo e ci riescono. E’ una storia vera, ricostruita sui ricordi del figlio di Tucker, ma è anche una metafora autobiografica.
Domenica 16 settembre la rassegna propone alle 20.15 “La vita privata di Sherlock Holmes” di Billy Wilder. Da un manoscritto segreto del dottor Watson emergono avventure inedite di Holmes che hanno tutte a che fare con donne.
Alle 22.30, infine, la rassegna si conclude con “Arca russa” di Alexander Sokurov. Invisibile agli occhi di tutti, un regista contemporaneo si ritrova, come per magia, all’interno dell’Hermitage, nella San Pietroburgo del 1700. Lì incontra un cinico diplomatico francese giunto dal XIX secolo con il quale compie un viaggio straordinario attraverso il turbolento passato della Russia.
Una seconda rassegna di film, dal titolo “Visioni del sapere” è in programma al chiostro di san Rocco di Carpi a cura del Centro di documentazione audiovisiva e Videoteca comunale (informazioni al numero 059 649905).
Venerdì 14 settembre alle 21 si proietta “Histoire(s) du cinéma” di Jean-Luc Godard (versione originale con sottotitoli in italiano), 264 minuti di proiezione dedicati alla potenza del cinema e alla sua fascinazione attraverso film visti, amati, citati e affiancati l’uno all’altro come elementi di un’unica storia. Sabato 15 alle 21 viene proiettato “Inland empire” di David Lynch, in cui il grande regista prosegue la sua indagine sulla angosciosa presenza di un mondo altro, inquieto e fantasmatico. Domenica 16 settembre alle 21, infine, la rassegna propone “Wittgenstein” di Derek Jarman, la cinebiografia esemplare del filosofo viennese morto 72enne a Cambridge nel 1951.

Musica e pensiero medievale: concerto a Modena
E’ dedicato alla musica nel pensiero medioevale il concerto “O tu chara sciença”, interpretato dall’Ensemble La Reverdie e in programma venerdì 14 settembre nella chiesa di san Pietro a Modena a cura dell’Associazione musicale estense. Gli interpreti sono Claudia Caffagni (liuto, voce), Livia Caffagni (flauti, viella, voce), Elisabetta de Mircovich (voce, ribeca, viella, synphonia), Ella de Mircovich (voce, arps) e Doron David Sherwin (voce, cornetto muto, percussioni).
Musica anche a Carpi con “Errare humanum est: digestivo musicale post-conferenza”. Le esecuzioni musicali, a cura dell’Istituto di studi musicali Vecchi/Tonelli, sono in programma in corso Alberto Pio venerdì 14 e sabato 15 settembre dalle 18.30 alle 20.

Cucina, mestieri e sapori in sette menù d’autore
Ripercorrono i mestieri della cucina e i saperi della tavola i sette menu filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory che saranno proposti da 40 ristoranti di Modena, Carpi e Sassuolo in occasione della settima edizione del Festival filosofia.
Professore di Storia della Filosofia alla “Sapienza” di Roma, fondatore e direttore del Centro di Studi del Cnr sul Lessico intellettuale europeo e noto gourmet, Gregory ha ideato menu per pranzi e cene filosofici all’insegna della tradizione e a partire dai prodotti tipici modenesi e della cucina dell’Emilia-Romagna (menu completi e indirizzi dei ristoranti si potranno consultare nel sito del Festival).
Il “Pastaio” propone gnocco ingrassato, tortelloni burro e salvia (o tortelli di zucca), tagliatelle al ragù, lasagne verdi, tortelli dolci al forno col savor (mosto cotto con mele, pere, noci, mandorle, buccia d’arancia e limone) e torta di tagliatelle. Il “Friggitore” replica con inevitabili frittate, frittelle di riso e di baccalà, calzagatti, fritto misto alla modenese e tortelli fritti col savor. Il menu “Trinciante” porta in tavola tortellini in brodo, bolliti e arrosti misti tagliati al tavolo, cipolline in agrodolce con aceto balsamico tradizionale di Modena, patate arrosto e zuppa inglese. Il “Salsicciaro e Lardaruolo” replica con gnocco e tigelle con lardo e affettati misti, gramigna con salsiccia, grigliata mista di maiale con arista, pancetta, costine e piedini, radicchi verdi con balsamico e salame di cioccolato.
Il menu “Pescatore” propone anguilla marinata, crostini caldi con burro e acciughe, spaghetti al tonno, sarde fritte, baccalà in umido alla modenese, patate lesse, sorbetto di frutti vari.
“Ortolano” replica con erbazzone e friggione, riso con i funghi, zucchine ripiene di ricotta, purè di patate, spinaci al burro e parmigiano-reggiano, insalata, zucca e patate dolci al forno e crostata di prugne e mele cotogne.
L’ultimo menu, dal titolo “Sommelier” e rivolto in particolare alle enoteche, propone stria e gnocco al forno, assortimento di salumi e Parmigiano reggiano, selezioni di lambruschi Doc modenesi: Sorbara, Castelvetro e Salamino di Santacroce.

A CArpi bambini investigatori sulle tracce del crimine
Siete cerebrali come Poirot o deduttivi e imprevedibili come Sherlock Holmes? Tenaci come Miss Marple o pratici come Maigret? Se siete appassionati di misteri, curiosi e con talento investigativo potete entrare sulla scena del delitto e partecipare in prima persona alle indagini, cercando tracce, oggetti e qualsiasi indizio che possa fornire preziose informazioni su chi ha commesso il crimine.
La condizione è avere da 12 a 15 anni e l’occasione è offerta dal Festival filosofia suo sapere con lo spettacolo interattivo per aspiranti detective “Sulla scena del crimine”, a cura di Mad Science e in programma al Castello dei ragazzi di Carpi venerdì 14 settembre alle 20.30 e alle 21.30 (prenotazione al numero 059 649961-88). Si potrà così scoprire come la scienza possa essere d’aiuto alla polizia forense per studiare sostanze sconosciute e sospette, per capire come il ladro è riuscito a superare i sistemi di sicurezza e tanti altri misteri. Analizzando con metodo scientifico i reperti trovati sul luogo del delitto si potranno scoprire le prove per incastrare il colpevole.
Chi non vuole fare l’investigatore, ma la sarta, il falegname, l’elettricista, il medico, il giardiniere e il cuoco può partecipare alle installazioni interattive per bambini da 4 a 7 anni “Ogni arnese il suo mestiere”, in programma da venerdì 14 a domenica 16 dalle 10 alle 20 al Castello dei ragazzi. A partire da un libro di Taro Miura, le Edizioni Corraini di Mantova creano uno spazio di installazioni, immagini e strumenti in cui i bambini sono invitati a scoprire i ferri del mestiere le persone che li usano.

Distributore automatico di pagine d’autore
Hanno l’aspetto di normali distributori automatici di caffè, bevande calde e merendine. Ma se si inserisce una moneta si ha in cambio una riflessione di Remo Bodei o di Silvia Vegetti Finzi, di Enzo Bianchi o di Salvatore Natoli, di Peter Sloterdijk o di Slavoj Zizek.
Anche quest’anno Festival filosofia propone, in collaborazione con Buonristoro, i distributori automatici di “Paginette”, la collana che raccoglie una selezione delle lezioni magistrali delle precedenti edizioni.
I testi della collana (in vendita a 2,5 euro e 3 euro in relazione alla confezione e al numero delle pagine) sono 46 e portano le firme, tra gli altri, di Zygmunt Bauman, Bruno Forte, James Hillman, Gabriele Mandel, Agnes Heller, Jürgen Moltmann, Fernando Savater, Ermanno Bencivenga e Michel Maffesoli.
Quattordici i titoli nuovi, in vendita anche negli stand del Festival nelle piazze delle tre città, nelle bancarelle dei libri, all’Ufficio informativo di piazza Grande a Modena, in piazza Martiri a Carpi, al Palazzo ducale di Sassuolo e all’Ospedale di Baggiovara. Si tratta di testi di Atlan, Balibar, Bianchi, Bodei, Cavalli Sforza, Descola, Galli, Latour, Melchiorre, Natoli, Severino, Stiegler, Todorov e Wulf.