Sono tredici le lezioni magistrali in programma a Modena, Carpi e Sassuolo domenica 16 settembre, giornata conclusiva del settimo Festival filosofia sul sapere. Le lezioni si svolgono in luoghi accessibili ai disabili, godono dell’accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola e sono riconosciute come crediti scolastici (le lezioni in lingua straniera prevedono la traduzione simultanea).


Cinque gli appuntamenti in programma a Modena.

Alle 10, nella chiesa di san Carlo, Alain Prochiantz affronta il tema “L’uomo, la scimmia e la naturalizzazione della mente”, mentre alle 11.30, in piazza Grande, Marc Augé riflette sull’utopia dell’educazione e la costruzione di uno spazio aperto della conoscenza e alle 14, nella chiesa di San Carlo, Ivan Chvatik esamina la rilevanza della dottrina platonica della conoscenza.
In piazza Grande si possono ascoltare alle 15.30 Salvatore Natoli su “sapere di sé ed enigma del mondo” e alle 17.30 Jeremy Rifkin sulla rivoluzione tecnologica del XXI secolo tra globalizzazione e società della conoscenza.

Quattro le lezioni in programma a Carpi.

Alle 10, in piazzale Re Astolfo, Barbara Cassin parla della filosofia occidentale e dei suoi limiti e alle 11.30, in piazza Garibaldi, Emanuele Severino riflette sulle forme del sapere. Alle 15.30, in piazzale Re Astolfo, Vincenzo Vitiello parla di misticismo o mistero della ragione e alle 17.30 in piazza Garibaldi Sergio Givone conclude su eros e conoscenza.

Quattro anche le lezioni a Sassuolo.
Alle 10, al Palazzo ducale, Roberta De Monticelli parla del sapere del cuore e alle 11.30, in piazzale della Rosa, Silvia Vegetti Finzi riflette sul sapere delle donne “streghe, levatrici, madri”. Alle 15.30, al Palazzo ducale, Pietro Barcellona interviene sul rapporto tra sapere razionale e sapere affettivo e alle 17.30, in piazzale della Rosa, Remo Bodei conclude con “Il sapere della follia”.