Una vita trascorsa a scuola. Il desiderio di rinnovare e di rinnovarsi. La voglia di fare qualcosa per aiutare i ragazzi in situazione di disagio. E’ così che sei insegnanti in pensione s’inventano una proposta didattica per le scuole medie e il biennio delle superiori, un gioco con una forte valenza interculturale.

L’esperienza didattica diventa un libro edito da Unicopli, “L’ottovolante. Il gioco dell’infinito”, che martedì 18 settembre alle ore 17, sarà presentato a Memo (di viale J. Barozzi 172) alla presenza delle autrici Alba Monelli, Brunella Cassi, Anna Del Prato, Susanna Siviero e di Sergio Manghi autore della prefazione.

Il gruppo delle insegnanti ha lavorato per anni in una scuola media di periferia che doveva ogni anno fare i conti con l’inserimento di numerosi ragazzi stranieri. Dopo aver attivato dei laboratori mirati all’apprendimento dell’Italiano, le insegnanti si sono rese conto che per favorire l’integrazione era più importante operare con l’intera classe: si trattava di inventare qualcosa in grado di coinvolgere tutti, contribuendo all’integrazione di tutti gli alunni.
Di lì è nata l’idea dell’ottovolante, un gioco da giocare in classe, fatto di slanci, passaggi rapidi e imprevisti come la giostra del luna park, capace di rimescolare le dinamiche della classe per valorizzare anche i ragazzi che vivono in condizioni di marginalità.