Doppio appuntamento con Vincenzo Cerami, oggi, nella corte interna della nuova sede municipale. Alle 18, il più grande sceneggiatore italiano parlerà con il pubblico de “La vita è bella”, il film che lo ha reso famoso a livello mondiale, e della sua della sua brillante carriera di scrittore. Alle 21 Cerami leggerà il capolavoro della letteratura araba “Le mille e una notte”, con accompagnamento musicale del maltese Aidan Zammit.

Nato a Roma nel 1940, Cerami è allievo alla scuola media di Pier Paolo Pasolini, che lo introduce all’amore per la letteratura e per la poesia. Nel 1966 è aiuto regista dello stesso Pasolini per “Uccellacci e uccellini”. Ė del ’76 il suo primo romanzo “Un borghese piccolo piccolo”, segnato da una positiva accoglienza della critica e portato l’anno dopo sullo schermo da Mario Monicelli. Delle sue moltissime collaborazioni, ricordiamo quelle con Gianni Amelio, Marco Bellocchio, Giuseppe Bertolucci, Francesca Comencini, Ettore Scola. Con “A.A.A. Achille” si aggiudica nel 2003 il “Grifone d’oro” come miglior film. È però con Roberto Benigni che ha raggiunto la popolarità. “Il piccolo diavolo”, “Johnny Stecchino”, “Il mostro”, “Pinocchio”, “La tigre e la neve” sono soltanto alcuni dei film che hanno visto la fertile collaborazione fra i due grandi artisti. Con “La vita è bella”, nel 1998 vince il David di Donatello per la miglior sceneggiatura. Con lo stesso film ottiene la nomination per la miglior sceneggiatura originale ai Premi Oscar 1999. Insegna da molti anni nel corso di Sceneggiatura della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia e tiene corsi di scrittura creativa in Italia e all’estero. L’incontro sarà moderato dal giornalista Francesco Zarzana.

Alle 21 Vincenzo Cerami legge il capolavoro della letteratura araba “Le mille e una notte”, con accompagnamento musicale del maltese Aidan Zammit. “Le mille e una notte” narra del re Shahriyar, che, avendo scoperto l’infedeltà della moglie, decide di uccidere ogni giorno una fanciulla dopo aver dormito con lei. Mille e una sono invece le notti in cui Sharazad, la più bella e la più saggia delle figlie del vizir, racconta al re una novella, e quando arriva l’alba la interrompe sul più bello salvandosi la vita. Curioso di sapere la fine, il re rinvierà – ogni notte all’indomani – l’esecuzione della bella Sharazad.