“È certamente un bene che abbiano preso il via una serie di lavori tesi a rendere meno disumano il CPT di Bologna, peccato che come ammesso dalla stessa dottoressa Bruno resti del tutto incerta la destinazione finale della struttura”.

“Per quel che mi riguarda continuo a pensare che il centro di via Mattei andasse chiuso senza se e
senza ma, soprattutto alla luce dei risultati della commissione d’inchiesta ministeriale ‘De Mistura’ che lo avevano identificato come uno dei peggiori di tutta Italia.
È fondamentale che si arrivi in tempi rapidi all’approvazione di una nuova legge sull’immigrazione che mandi definitivamente nel dimenticatoio la pessima Bossi-Fini, fonte di clandestinità e causa principale della trasformazione dei CPT in luoghi di detenzione sostitutiva o integrativa a quella carceraria”.