In questi giorni i pensionati Inpdap, cioè quelli che hanno lavorato in qualsiasi amministrazione pubblica o negli enti locali, stanno ricevendo un pieghevole in cui è scritto tra l’altro: “A partire dal 1° novembre 2007, i pensionati potranno iscriversi alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, e accedere anche a prestiti e mutui agevolati: una prerogativa finora riservata ai dipendenti in servizio”.

Quanto costa questa adesione?
Lo 0,15% della pensione lorda annua, per tutti gli anni, salvo disdetta. C’è un secondo trucco nell’invito obbligatorio: tutti i pensionati saranno iscritti automaticamente se non manifestano in tempo il loro dissenso entro il 1° novembre.
Che sta accadendo dunque?
Il pensionato riceve a casa sua questa pubblicità nella buca delle lettere, senza raccomandata. Poi, se non vuole aderire deve andare di persona alla sede Inpdap o spedire per posta l’allegato modulo di non adesione o spedirlo via un fax.
E’ una vera e propria prepotenza. Fare una legge che ti costringere ad andare a dire di no se non vuoi un certo servizio anziché essere il proponente a doverti chiedere se vuoi aderire.

Codacons consiglia a tutti i pensionati che non ritengono di essere interessati a tale proposta di non aderire compilando il modulo di non adesione, nel retro scrivere: “basta, non siamo limoni da spremere” e poi consegnarlo direttamente presso la sede Inpdap (almeno non regaliamo soldi alle poste o al gestore telefonico), pretendendo una ricevuta o recapitandolo presso la sede Codacons che gratuitamente lo farà pervenire alla sede Inpdap.

(v. Presidente Regionale Codacons, Fabio Galli)