E’ alquanto singolare come di recente il Nostro Sindaco abbia sentito l’impellente bisogno di aprire ad una nuova toponomastica strade e piazze della nostra città, in memoria di chi ha contribuito in maniera importante al suo sviluppo, e non solo.


A quanto pare la recente scomparsa di Padre Colusso ha mosso nel Sindaco Pattuzzi una gran voglia di testimonianza che possa rimanere nel tempo, e così sull’onda emotiva si è lanciato in una lunga serie di persone a cui il Comune di Sassuolo potrebbe intitolare strade o piazze della città.
Mi conforta questo suo atteggiamento propositivo, quasi rivoluzionario perché finalmente si apre una strada improponibile fino a tre anni fa.


Solo per la cronaca, voglio ricordare che la richiesta di intitolare una via a Don Ugolini fu una iniziativa portata in Consiglio Comunale oltre cinque anni fa dal sottoscritto e dall’amico Massimo Bertacchi e quella di Padre Evaristo venne portata lo stesso giorno dal Consigliere Scalabrini. Da allora, sebbene votata dal Consiglio Comunale di Sassuolo senza il voto di Rifondazione Comunista, è rimasta lì, congelata fino ad oggi.


Cosa dire poi dell’intitolazione al Martire Rolando Rivi se non che questa fu una proposta presentata tre anni or sono da me in Consiglio Comunale e ritirata per le evidenti difficoltà politiche a farla passare. Nonostante ciò ho riproposto nuovamente nel maggio di quest’anno la stessa identica richiesta di intitolare al Martire Rolando Rivi una Via o una piazza che ricordasse il sacrificio del quattordicenne seminarista di San Valentino, e non me ne voglia il Sindaco se ho anticipato il suo pensiero e la volontà politica.


Dal momento che molte persone meritevoli di essere ricordate sono state proposte dal Nostro Sindaco, vorrei proporre anch’io un paio di nomi che hanno dato tanto alla nostra città. Tra le grandi figure imprenditoriali non si può certo dimenticare un grandissimo sassolese che tanto lustro ha dato alla città di Sassuolo: Pietro Marazzi.


L’altro personaggio che è stato volutamente dimenticato in tutti questi anni è Giovanni Rossi, tra i primi ad aderire alla lotta di liberazione ed ucciso in modo misterioso non dal fuoco nemico ma si dice fatto fuori perché troppo scomodo.Su questa oscura quanto tormentata vicenda la sorella Ines ha recentemente richiesto la riesumazione della salma del povero fratello affinchè si possa fare luce, una volta per tutte. Molto tempo è passato dalla sua morte ma credo sia doveroso ricordarlo come lo sono stati tanti altri suoi compagni tragicamenti uccisi durante il periodo bellico.


Sarà forse la ventata di democrazia che aleggia intorno al nascente PD o la voglia di dare un calcio al passato troppo legato a certi schieramenti politici ormai superati, fatto sta che questo nuovo modo di proporre le intitolazioni che il Sindaco Pattuzzi ha proposto, mi fa ben sperare in una rivisitazione della nostra storia locale, senza ipocrisie e falsità.



Gabriele Giovanardi (Gruppo misto)