Ancora i bambini destinatari della sensibilità umanitaria della famiglia del Maestro Luciano Pavarotti. Un desiderio, condiviso con la moglie Nicoletta Mantovani, è stato quello di dotare la Struttura complessa di Neonatologia e Nido dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena di un’area genitori, ovvero di nuovi spazi interamente ed esclusivamente dedicati ai genitori, alle mamme in particolare, garantendo loro la possibilità di usufruire di locali per il riposo ed il relax nel rispetto della privacy.

L’area, che si trova al settimo piano del corpo centrale del Policlinico, in contiguità al reparto, lungo il corridoio nord-est, è stata inaugurata alla presenza della vedova del tenore modenese Nicoletta Mantovani, dell’assessore regionale alla sanità Giovanni Bissoni e delle più importanti autorità istituzionali locali.
Qui sono state realizzate due camere singole con bagno per il pernottamento delle mamme, un’area di soggiorno-pranzo dotata di cucina attrezzata e un’area di relax con tre poltrone letto, che permettono alle madri, di restare il più a lungo possibile accanto al loro piccino, esaltando e recuperando il senso di un’assistenza sanitaria che vuole riconoscere nella fase infantile i genitori come parte integrante di un percorso di ripresa e guarigione.
“Il potenziamento della Struttura complessa di Neonatologia – ha spiegato il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena dott. Stefano Cencetti – si è reso necessario in relazione all’incremento costante e progressivo della natalità e della sempre più sostenuta domanda assistenziale rivolta ai nostri specialisti. Quest’anno si calcola raggiungeremo al Policlinico i 3.400 parti. E’ uno dei reparti più attivi in Italia ed è ovvio che ad esso vadano prioritariamente indirizzati i nostri sforzi per garantirne l’efficienze strutturale e qualificarne il ruolo di eccellenza. La sua importanza è stata ben compresa dalla famiglia Pavarotti, che vogliamo ringraziare per la generosità con cui si è prodigata per rendere possibile questo traguardo, un traguardo che ci pone all’avanguardia nell’assistenza e nelle attività post-parto”.
Nessun dettaglio è stato trascurato per rendere più accoglienti e funzionali il complesso degli ambienti, che per l’occasione sono stati abbelliti con decorazioni eseguite dagli studenti dell’Istituto d’Arte “A. Venturi” di Modena.

Contestualmente alla realizzazione di questa nuova area, sempre col concorso della famiglia Pavarotti, si sono creati locali di supporto alle attività assistenziali, che contribuiscono a migliorare ulteriormente gli standard prestazionali del reparto. Nel corridoio opposto verso l’atrio centrale sono stati ricavati uno spazio deposito, un locale per la pulizia delle incubatrici ed attrezzature, un ambulatorio visite, un ambulatorio/laboratorio di elettroencefalografia e per lo studio del sonno del neonato e lattante.
“Il laboratorio – afferma il prof. Fabrizio Ferrari, direttore della Struttura complessa di Neonatologia – consente il monitoraggio elettroencefalografico continuo dei neonati a rischio di danno cerebrale e la messa in atto di interventi farmacologici in tempo reale per il controllo delle convulsioni neonatali”.
Grazie a questi interventi di ampliamento la Struttura complessa di Neonatologia, che presso le sue 5 stanze di degenza e 2 di isolamento ricovera ogni anno una media di 400 bambini con una degenza media di 15 giorni, sarà in grado di soddisfare ancora più compiutamente i requisiti previsti dall’accreditamento delle strutture sanitarie, ma anche di accelerare sulla strada di quel processo di umanizzazione che è tra gli obiettivi della direzione del Policlinico e che – per quanto riguarda questo particolare reparto – sono stati intrapresi fin dai primi anni ’90 con l’apertura del medesimo per tutto l’arco della giornata e lo sviluppo di funzioni dedicate a valorizzare la presenza dei genitori ed il benessere dei piccoli ospiti.
“Il contatto pelle-pelle (marsupioterapia), l’assistenza coccolata, il controllo del dolore e dello stress legati all’ambiente sfavorevole della terapia intensiva, la stabilità posturale offerta da un “nido morbido”, la promozione della motilità spontanea verso la linea mediana, – prosegue il professor Fabrizio Ferrari – sono i capisaldi di una ‘care’ individualizzata e centrata alla promozione dello sviluppo”.
La Struttura complessa di Neonatologia dispone – come detto – di 7 stanze di degenza al settimo piano del Corpo centrale del Policlinico: 2 riservate alla terapia intensiva, dove trovano sistemazione fino a 8 incubatrici; 3 dedicate alla terapia post-intensiva ad elevata assistenza con 12 posti letto e 2 stanze di isolamento. Al sesto piano, invece, accanto alla Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia da due anni è stato attivato un per bambini sani, recentemente ristrutturato, che può accogliere fino a 15 piccini contemporaneamente e dotato di 5 incubatrici. Alla struttura di Neonatologia era finora riservata una superficie di 700 metri quadri. Con la creazione della nuova ‘area genitori’, che ha un’estensione di 155 metri quadri, e degli spazi ambulatoriali di supporto, che occupano un’area di 170 metri quadri, il reparto arriva oggi a disporre di 1.025 metri quadri.

L’intervento di Nicoletta Mantovani
“Oggi è per me un giorno molto speciale. È la realizzazione di un grande sogno condiviso da me e Luciano insieme al Prof. Ferrari e alla sua equipe.
Io e Luciano abbiamo avuto una vita straordinaria, fatta di grandi gioie ma anche grandi dolori, il più grande dei quali è stato la perdita di nostro figlio Riccardo, accompagnata però da una grande felicità, la nascita – seppur prematura – di Alice.
La nascita prematura scatena sempre grandi paure, grandi ansie nell’animo dei genitori; la presenza del Prof. Ferrari e del suo staff – in particolare la Dott.ssa Federica Roversi – al nostro fianco ci ha dato speranza e, a poco poco, sicurezza; è stata una presenza professionale e affidabile ma rassicurante e affettuosa al tempo stesso.
In seguito alla profonda amicizia che abbiamo instaurato con il Prof. Ferrari, io e Luciano abbiamo anche condiviso il suo “sogno nel cassetto”, sentendo così vicine e vere le finalità di questo progetto, che oggi si concretizza.
Oggi, con l’inaugurazione dell’”Area genitori” della Neonatologia, è molto bello poter pensare che – da ora in poi – molte famiglie non dovranno più preoccuparsi di trovare una sistemazione vicina all’ospedale, di uscire provando l’ansia di allontanarsi. Potranno fare ciò che ogni genitore desidera fare: stare vicino al proprio bambino.

Desidero ringraziare il direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Dott. Stefano Cencetti, il Rettore dell’Università di Modena, Prof. Gian Carlo Pellacani e tutte le istituzioni che hanno reso possibile l’attuarsi di questo sogno.
Luciano ha fortemente voluto e sostenuto questo progetto, da uomo estremamente sensibile e generoso, quale è sempre stato. Sono certa che l’inaugurazione di oggi, nel giorno del suo compleanno, rappresenta per lui il regalo più bello, il dono più prezioso.
Grazie a tutti”.