“Nel caso Lanzoni sono emersi errori, inadeguatezze e negligenze. Partendo da questo drammatico caso ci stiamo interrogando se è possibile migliorare le nostre organizzazioni, rendendole anche più condivise e sicure”. Lo ha
dichiarato in una intervista rilasciata al ‘Corriere di Bologna’ l’assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna, Giovanni Bissoni, in relazione al caso si uno scambio di tac avvenuto al Policlinico sant’Orsola-Malpighi di Bologna, in conseguenza del quale una donna, Daniela Lanzoni, è stata operata ed è deceduta.


“Non possiamo però neanche sperare che tecnologie sempre più moderne e organizzazioni partecipate possano porci in assoluto riparo
da possibili errori. In ogni caso – precisa – responsabilità e competenza individuale restano un valore fondamentale e non possono mai essere disgiunte dall’autonomia professionale che va riaffermata e che caratterizza in particolare i processi assitenziali. La centralità dei pazienti non può essere affidata alle sole macchine e ai protocolli”.

Circa poi la possibilità che vengano presi provvedimento sul sistema informatico di radiologia del Sant’Orsola “premesso che – spiega Bissoni – la radiologia del policlinico si avvale di tecnologie
tra le più moderne esistenti sul mercato, valutare se, partendo da questa vicenda, esistono già soluzioni più sicure e la possibilità di migliorare quelle esistenti, è uno dei compiti assegnati alla
commissione regionale”.