“‘Questa storia la dobbiamo scrivere insieme’. Me lo diceva un gruppo di immigrati che fanno parte di un’Associazione. L’argomento della storia da scrivere, immigrati e italiani assieme, è quella dell’integrazione”.

“L’argomento è di vitale importanza, perché incide sia sulla coesione sociale che sullo sviluppo economico del territorio. E’ un argomento impegnativo e di lunga durata, perché include le dimensioni sociale, economica, politica e religiosa, e perché si basa su diritti reciproci e su obblighi equivalenti sia per gli immigrati che per la società che li accoglie. E’ un argomento che deve interessare tutti, perché ne va del nostro futuro. Allora la proposta di una Consulta per l’Integrazione a Sassuolo, proposta dall’Amministrazione comunale, è di fondamentale importanza. Anzitutto per un confronto sistematico nella gestione dei servizi di base: scuola, assistenza, salute, cultura e tempo libero. Poi perché promuove una cittadinanza di fatto, a prescindere da quella giuridica, e questo favorisce la gestione e il superamento delle immancabili difficoltà che la convivenza tra culture diverse porta con sé”.

Sono parole di Padre Gianromano Gnesotto, Direttore dell’Istituto Migrantes Nazionale e membro del Comitato Scientifico su Braida, istituito dall’Amministrazione Comunale, che commentano la nascita della Consulta per l’Immigrazione a Sassuolo.

Sabato prossimo, 3 novembre, infatti, alle ore 17 in sala G.P.Biasin avverrà la presentazione ufficiale dei candidati alla Consulta che, una volta eletti, confluiranno nel Forum per l’integrazione. Sono tre le liste che concorreranno all’elezione prevista per domenica 11 novembre. La peculiarità di queste liste è che tutti i candidati si riconoscono nel programma, non nell’etnia: tutte e tre sono composte da ragazzi giovani, laureati o diplomati, rappresentativi di tutte le etnie di immigrati presenti in città.

“Dal momento che la composizione della Consulta sarà mista, italiani e immigrati assieme – prosegue Padre Gnesotto – avremo uno strumento democratico utile per il confronto e per le proposte concrete. Se potessi dire qualcosa agli immigrati che vivono a Sassuolo direi loro di non perdere questa occasione che li rende protagonisti e non manchino di fare il primo passo: andare a votare per indicare i loro rappresentanti. A chi è poco d’accordo e tira indietro, va ricordato che strumenti analoghi sono pensati sia a livello nazionale, con la Consulta per i problemi degli stranieri immigrati e delle loro famiglie, sia a livello regionale con le Consulte per l’immigrazione. Non si fa altro che inserirsi in un circuito virtuoso e fruttuoso. Creare un simile luogo democratico di confronto e di dialogo su quanto a noi interessa e preoccupa come singoli, famiglie, gruppi di appartenenza professionale, politica, religiosa, non potrà che creare del bene di fronte a una sfida che non possiamo affrontate separatamente”.

I 18 membri della Consulta per l’immigrazione verranno eletti, domenica 11 novembre, proporzionalmente al numero dei residenti per ognuna delle 5 macro – aree: 6 saranno europei, vista la grande quantità di immigrati provenienti dalla Polonia e dagli altri paesi dell’Est Europa, in prevalenza donne dedite all’assistenza degli anziani, 8 provenienti dall’Africa mediterranea, 2 dall’Africa sub sahariana, uno dall’America ed uno dall’Asia e Oceania.
La Consulta, composta quindi da 18 rappresentanti stranieri, diverrà operativa confluendo nel Forum per l’integrazione dove saranno presenti 18 cittadini italiani indicati dalle organizzazioni più significative in tema di integrazione: scuole, parrocchie, associazioni di volontariato, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, servizi sociali e sanitari.
Altra peculiarità della Consulta, poi, riguarda la “quota rosa”: un terzo degli eletti sarà donna.