Il primo trapianto totale di spalla si farà tra sei mesi a Bologna, agli Istituti Ortopedici Rizzoli, eccellenza della sanità regionale, ma non solo. L’annuncio è stato dato oggi in occasione del 92° Congresso della Società italiana di Ortopedia (Siot), in corso a Bologna, fino a giovedì, sotto la presidenza dei professori Sandro Giannini e Aldo Toni.


L’articolazione sarà prelevata da un donatore cadavere e impiantata su una persona con meno di cinquant’anni; “Il trapianto sarà compiuto su una persona sotto i cinquant’anni – spiega Sandro Giannini, docente di Ortopedia all’Università di Bologna e direttore della Clinica Ortopedica del Rizzoli -. Stiamo preparando lo ‘strumentario’ che serve per eseguire, con la massima precisione, la resezione della parte di articolazione sia del donatore che del ricevente”.
“Il primo passo è individuare il paziente idoneo per il trapianto: prevalentemente dovrebbe essere una persona sotto i cinquant’anni, con articolazione della spalla danneggiata da un’artrosi primitiva o secondaria ad altre cause come può essere un trauma. Una volta individuato il paziente, si attende dalla Banca dell’osso e dei tessuti la possibilità di poter fare il prelievo dell’articolazione da un donatore cadavere. Quando il donatore sarà disponibile verranno prelevate ‘fette’ di osso e di cartilagine dello spessore non superiore ad un centimetro. Una ‘fetta’ da una parte dell’articolazione ed una seconda dall’altra”.

Ad essere prelevata sarà anche la cartilagine che “con questa tecnica rimane vitale. Dal momento del prelievo dell’articolazione a quello del trapianto – prosegue il docente – trascorrono dieci giorni durante i quali si svolgono gli accertamenti per essere sicuri che non ci siano inquinamenti batterici o virali nelle parti prelevate”.
Sandro Giannini è in questo campo un vero e proprio pioniere: è l’unico al mondo ad aver compiuto il trapianto totale del ginocchio, ad aver effettuato trapianti di alluce e , per ben 36 volte, la caviglia, 36 casi.