“Lo sciopero nazionale di oggi è pienamente riuscito, facendo registrare il 70-75% di adesione, con punte dell’80% in alcune aziende del Veneto, dell’Emilia Romagna, del Piemonte, della Toscana, del Lazio e della Campania”. Sono soddisfatti i toni con cui il Segretario nazionale dell’Anaao Assomed, Carlo Lusenti, commenta i dati che iniziano ad arrivare dalle oltre 300 aziende sanitarie sullo sciopero in corso fino alla mezzanotte di oggi.

“Voglio ringraziare tutti i medici ed i dirigenti che hanno dimostrato, con questa alta adesione, di aver compreso e condiviso le ragioni della protesta. Ci dispiace – prosegue Lusenti – di aver creato disagi ai cittadini che si sono visti rifiutare alcune prestazioni, ma siamo fermamente convinti che difendendo le condizioni di lavoro dei professionisti si difende anche il diritto dei cittadini ad un servizio sanitario migliore”.

D’altra parte, prosegue Lusenti, Governo e Parlamento si sono mostrati “tanto prodighi di dichiarazioni quanto poveri nell’assumere soluzioni concrete e operative rispetto alle richieste della categoria: il rinnovo del contratto di lavoro e il finanziamento del biennio economico 2008/2009; la rivalutazione dell’indennita’ di esclusivita’ di rapporto ferma al 1999; la soluzione al problema del precariato dei medici ospedalieri del Ssn e dei medici e veterinari del ministero della salute; la riduzione della pressione fiscale. La nostra azione sindacale proseguirà affinchè la Camera, nell’approvazione della legge di bilancio dia risposte concrete alle richieste della categoria. In caso contrario – annuncia Lusenti – chiameremo i nostri colleghi a forme di protesta forse ancora più ‘pesanti’ dello sciopero: se i medici svolgessero il loro lavoro osservando strettamente l’orario contrattuale e non eseguissero migliaia di prestazioni nelle corsie degli ospedali e negli ambulatori trattenendosi in servizio oltre all’orario dovuto, la sanita’ italiana verrebbe paralizzata davvero e non solo per un giorno”.