A conclusione di una complessa operazione antidroga iniziata nel mese di maggio scorso e coordinata dalla DDA di Bologna e dalla Procura di Modena, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bologna, ha sgominato una banda di spacciatori operante tra l’Emilia Romagna, la Spagna e il Marocco, sequestrando 1.100 chili di hascisc.

Lo stupefacente, per un valore al dettaglio di 5 milioni di euro, è stato recuperato in varie fasi, a partire dal luglio scorso con un primo sequestro di 62 chili di ‘fumo’ durante uno scambio al casello autostradale di Modena. Nel modenese sono avvenuti anche gli altri sequestri più consistenti: 300 chili intercettati a San Cesario sul Panaro e 500 chili trovati in un garage di Castelfranco Emilia, dove i finanzieri hanno recuperato anche 150.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.Il presunto capobanda, Said Lamlih, trentenne marocchino, irregolare e con precedenti, è stato catturato nei giorni scorsi all’uscita di un centro commerciale del bolognese.
L’operazione, ha portato anche al sequestro di sei automezzi – tra cui un Tir -, 15 telefoni cellulari e 20 carte Sim.

Otto persone – cinque magrebini e tre italiani – sono sate arrestate complessivamente: si tratta degli elementi attraverso i quali avvenivano i contatti con i fornitori, la raccolta e la gestione del denaro, il supporto logistico ai corrieri, la custodia della droga e il successivo smistamento agli spacciatori di zona.
L’organizzazione avrebbe avuto ramificazioni anche in Lombardia, Veneto, Marche e Piemonte.