Nel complesso positive le valutazioni espresse dai Sindacati al termine dell’incontro di ieri sera tra il Vice Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna Flavio Delbono e le Segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil riguardo al contenuto delle proposte legislative (Provvedimento fiscale, Legge Finanziaria, Legge di Bilancio) in materia economico-finanziaria 2008 e sugli obiettivi 2008-2010.


“ I sindacati – sottolineano Danilo Barbi, Piero Ragazzini e Denis Merloni, rispettivamente segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil – esprimono un giudizio soddisfacente per il metodo di concertazione attuato dalla Giunta regionale, metodo che ha mantenuto il Bilancio 2008 e il DPEF 2008-2010 sui quei binari già tracciati dal “Patto per la qualità dello sviluppo, la competitività, la sostenibilità ambientale e la coesione sociale in Emilia-Romagna” siglato nel 2004”, con una particolare attenzione ai temi dell’innovazione, dell’equità e dello sviluppo”.

Nel concordare sull’equilibrio finanziario tra welfare e investimenti che è alla base dei provvedimenti, Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato l’attenzione indirizzata al Fondo Sociale sulla Non Autosufficienza, anche con un incremento nel 2008 delle risorse previste dal Fondo Nazionale sulla Non Autosufficienza, e l’importanza della conferma del Fondo Sociale per l’Affitto (3 milioni di euro), della Cooperazione Internazionale (2 milioni di euro) e degli ammortizzatori sociali all’interno del complessivo sistema regionale di welfare.

E proprio sulle politiche attinenti il complesso sistema sociale, e in particolare su quelle specifiche previste per la popolazione anziana, giudizio altrettanto incoraggiante è stato espresso dalle Segreterie regionali di Spi Cgil – Fnp Cisl e Uilp Uil presenti all’incontro.

“Infine – hanno concluso Barbi, Ragazzini e Merloni – considerato che le politiche di investimento per il 2008 potranno contare su circa 2,5 mld di euro, + 11% rispetto al 2007, concordiamo che parte di esse vengano impiegate per investimenti in materia energetica (fonti rinnovabili e risparmi energetici), in ricerca e sviluppo, in infrastrutture e riqualificazione territoriale, per le strutture socio-sanitarie ed educative e per il grave problema delle politiche abitative, ormai non più rinviabile.

Tuttavia, i rappresentanti delle tre Confederazioni sindacali dell’Emilia-Romagna hanno sottolineato come, seppur in una cornice che lascia ben sperare, sia necessario continuare sull’impostazione che ha caratterizzato il bilancio in questi anni, un lavoro mirato alla riduzione dei costi e al contenimento delle spese, e ciò anche per consentire un rigoroso rispetto del Patto di Stabilità.