713 euro a testa: di tanto si è allargata quest’anno la forbice della ricchezza prodotta tra Centro-Nord e Sud. Se per ogni italiano il Pil pro capite è di 25.921 euro, quello del Centro-Nord è stato di 30.505 euro, quasi il doppio dei 17.433 euro del Mezzogiorno.


Rispetto al 2006, nelle regioni più sviluppate del Paese l’incremento della ricchezza prodotta
per abitante è stato di 1.143 euro, nel Mezzogiorno di 430. In pratica, la forbice della ricchezza prodotta tra Centro-Nord e Sud si è allargata in un anno di ulteriori 713 euro a testa. E’
quanto emerge dalla stima del Prodotto interno lordo provinciale nel 2007, presentata questa mattina nell’ambito della 126esima Assemblea di Unioncamere in corso a Siracusa.

Tra la prima e ultima provincia italiana, il divario continua a crescere anche quest’anno: la ricchezza prodotta nel 2007 attribuibile a un crotonese (14.548) è pari al 36,9% di quella prodotta da un milanese (39.442 euro). Il gap nel 2006 era del
37,6%. Le prime 65 posizioni della classifica nazionale, secondo la ricerca realizzata da Unioncamere e Istituto Tagliacarne, sono
occupate tutte da province del Centro-Nord. Chieti, al 66esimo posto, è la prima provincia del Sud che si incontra nella graduatoria del Pil per abitante. Alle spalle di Milano, province ad alto livello di ricchezza prodotta: Bologna, Bolzano, Aosta e Modena. Quindi Roma, che mantiene un saldo sesto posto,seguita da Firenze.

Al capo opposto, Crotone, preceduta da Enna,
Agrigento, Foggia e Lecce.