In merito alla eccessiva confusione generata da diversi articoli apparsi su alcuni quotidiani locali in relazione ai fatti avvenuti nello scorso fine settimana alla Casa Aperta del Parco dei Popoli gradirei fare un po’ di chiarezza scrive questa mattina Luca Magnani Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Castellarano.


Il furto di diversi giacconi durante la festa in corso nella struttura comunale è un atto deplorevole e che non lascia l’Amministrazione Comunale indifferente; ancora di più se l’associamo all’età di chi ha organizzato la festa e di chi ha compiuto il reato. Quanto successo però non credo che dia diritto a nessuno di rilasciare dichiarazioni fasulle e fare proclami polemici senza un minimo di fondamento critico e costruttivo.



I fatti dicono che venerdì 7 dicembre alla Casa Aperta del Parco dei Popoli in Castellarano ha avuto luogo una festa organizzata da un gruppetto di ragazzi sedicenni ed “indirizzata” ai propri coetanei. La serata è iniziata e proseguita nel migliore dei modi fino circa alle 23.00, quando è arrivato un gruppo di ragazzi non propriamente “tranquilli” che ha iniziato ad importunare i presenti. A queste persone i Gestori della Casa Aperta hanno intimato di mantenere un comportamento corretto, ma visto il persistere di atteggiamenti litigiosi i Gestori hanno minacciato di avvertire le forze dell’ordine. A questo punto, forse spaventati, il gruppo di “esagitati” si è diretto al guardaroba, prendendo di mira anche le giacche di altri ragazzi. La “notizia” si è sparsa tra i presenti in un batter d’occhio, facendo si che una “marea” di ragazzi (erano presenti in un centinaio) preoccupati per i propri effetti personali si riversasse al guardaroba, aggiungendo confusione alla confusione. Rendendosi conto dell’accaduto i Gestori della struttura hanno avvertito i Carabinieri, che sono sopraggiunti in pochi minuti, quando ormai però i “giovani teppisti” si erano già allontanati con la refurtiva. Alle forze dell’ordine non è rimasto che fare i rilievi di prassi e raccogliere le denunce dei presenti e di coloro che, più tardi, sono tornati con i propri genitori.


Io capisco che una notizia per colpire il lettore deve essere ad “effetto”, ma credo che, per prima cosa, dovrebbe essere corretta. E allora per correttezza, a fronte di titoli che parlavano di 40 giacche rubate, occorre dire che è stato denunciato il furto di 16 giacche. Grazie al lavoro delle forze dell’ordine ed alla fattiva collaborazione dei cittadini 7 giacche sono già state restituite; 5 giacconi, nella confusione della serata, erano semplicemente rimaste alla Casa Aperta. Rimangono quindi ancora 4 giacche rubate. Le indagini hanno portato all’identificazione, con relativa segnalazione al tribunale dei minori competente per giurisdizione, di 6 minorenni (2 residenti a Castellarano e 4 a Sassuolo) nelle cui abitazioni è stata rinvenuta la refurtiva. Credo che vada sostenuto l’appello delle forze dell’ordine indirizzato ai giovani in possesso delle giacche rubate di consegnare spontaneamente quanto di proprietà altrui, evitando così problemi giudiziari maggiori.
La Casa Aperta ospita costantemente e in tranquillità iniziative, feste, compleanni: ma ovviamente “la normalità” non fa notizia.



Sull’aspetto “politico” della faccenda l’alzata di scudi del consigliere Campani sta nel gioco delle parti della polemica politica. Quando c’è di mezzo il Parco dei Popoli però il collega di minoranza tende sempre ad esagerare un po’, arrivando a dire, la maggior parte delle volte, cose non propriamente sensate. Il buon Campani si dimentica, per esempio, che il regolamento di gestione della Casa Aperta è stato approvato in Consiglio Comunale, a quanto mi risulta, senza voti contrari. Il regolamento prevede (visto che Campani l’ha discusso in consiglio comunale se lo ricorderà) che in caso di richiesta fatta da minorenni sia un genitore a farsi garante dell’iniziativa, non solo firmando ed assumendosi le responsabilità del caso, ma garantendo la propria presenza durante l’evento. Purtroppo venerdì 7 dicembre, nonostante sia stato contattato telefonicamente dai Gestori più e più volte, il genitore “garante” non è stato presente durante la serata, se non per pochi minuti. Erano invece presenti, a garantire un minimo di servizio di controllo, 3 ragazzi appartenenti all’associazione che gestisce la struttura. Campani, che ha più volte precisato, anche in sede di Consiglio Comunale, di essere “sempre in uniforme”, vorrebbe militarizzare la Casa Aperta: la casa “aperta” è, per sua stessa definizione, una struttura a disposizione dei cittadini, senza vincoli “militari” o imposizioni “imperiali”, che vuole per natura responsabilizzare cittadini ed utenti al rispetto di un bene pubblico. E’ superfluo ricordare che la sola presenza di un genitore, nel bar adiacente alla sala polivalente della struttura durante la festa, induce il minorenne a mantenere un comportamento più idoneo alla situazione, senza bisogno di scomodare l’Esercito.

Rigetto in modo deciso la balzana idea lanciata da Campani di sospendere la convenzione di gestione della struttura: l’associazione culturale che ha vinto il bando di gara, indetto intorno al mese di maggio, sta facendo un lavoro egregio di gestione della struttura e di proposizione di eventi, corsi e quant’altro, oltre a garantire un punto di ristoro per i fruitori del Parco dei Popoli. L’associazione Farheneit451, con sede a Sassuolo ma che conta diversi soci del nostro comune, ha vinto meritatamente il bando presentando una progettaulità di gestione e cooperazione puntigliosa, precisa e completa, a differenza dell’altra richiesta giunta all’Amministrazione, che era scarna, molto approssimativa ed evidentemente preparata da un tecnico “esterno” alle dinamiche ed alle necessità della nostra zona. Ricordo inoltre, in particolare al distratto consigliere di minoranza Campani, che della “cordata” di associazioni castellaranesi (6 in totale) sostenitrici della domanda di gestione della Casa Aperta, 2 associazioni hanno ufficialmente, con lettera indirizzata al Sindaco Caprari, preso le distanze da un’iniziativa che, a detta delle stesse, era “strumentale” e “non chiara”; ricordo inoltre che almeno 2 delle rimanenti 4 associazioni non hanno mai letto il bando (fatico quindi a comprendere come potessero essere interessate ad una cosa che non conoscono).
Sono evidenti allora la strumentalità di quell’offerta e la giusta scelta fatta dall’Amministrazione Comunale.



L’idea dell’Amministrazione Comunale è quella di creare nella Casa Aperta un punto di riferimento per il mondo giovanile di Castellarano (siamo il comune con l’età media più bassa di tutta la provincia): in questa direzione stiamo lavorando ed in questa direzione stanno lavorando i Gestori della struttura. Sicuramente alcuni aspetti meritano di essere affinati e sistemati e su questa strada stiamo procedendo. Sono anche convinto che se il consigliere Campani, anziché sbizzarrirsi in improbabili teorie, si mettesse a disposizione per dare un contributo costruttivo, questo compito sarebbe ancor più semplice, con indubbio beneficio per tutti coloro che desiderano utilizzare la nostra bella struttura.