E’ stato presentato questa mattina l’ultimo numero dell’Annuario della Scuola reggiana, l’importante pubblicazione curata dal professor Luciano Bonacini per la Provincia e il Centro Servizi amministrativi (ex Provveditorato agli studi) che contiene tutti i dati e le statistiche delle scuole reggiane di ogni ordine e grado e che quest’anno presenta anche un comodo estratto con i numeri più significativi.


Considerando tutte le scuole dai nidi alle superiori, ed escludendo solo l’università, la popolazione scolastica reggiana è salita a 76.525 unità, ben 2.320 in più rispetto all’ano prima, oltre 7.000 in più nell’ultimo triennio. Nelle scuole statali, l’aumento è del 3,1% nella primaria (23.150 alunni), dove si registra la crescita per il tredicesimo anno consecutivo, dello 0,8% nelle secondarie di I grado (13.181 allievi) e del 3,6% nelle secondarie di II grado (18.131 studenti), confermando la inversione di tendenza che si registra ormai da anni, dopo un lungo periodo di saldo negativo. “Numeri che confermano come i servizi educativi rappresentino certamente il primo contatto diretto tra le istituzioni e i cittadini, nonché uno dei più importanti luoghi di coesione”, ha detto l’assessore provinciale all’Istruzione Gianluca Chierici, sottolineando come “Provincia e Comuni siano fortemente impegnati sul fronte dell’edilizia scolastica per reperire risorse ed individuare nuovi spazi, tanto che pure quest’anno nessuna scuola reggiana, a differenza di realtà anche a noi vicine, sarà costretta a effettuare i doppi turni”.

Tra i principali dati presentati e oggetto di riflessione nel corso di una conferenza stampa alla quale partecipato lo stesso Luciano Bonacini ed il dirigente tecnico dell’Ufficio Scolastico provinciale (ex Provveditorato agli Studi) Luciano Rondanini, la sezione dell’Annuario dedicata alla scuola dell’infanzia evidenzia come un numero sempre crescente di bambini della nostra provincia (ben 14.390) possa usufruire di tale servizio al quale concorrono sia scuole pubbliche (statali o comunali) che quelle private: 4.000 (pari al 27,8%) frequentano le scuole dell’infanzia statali, 3.704 (pari al 25,7%) le scuole comunali dell’infanzia e 6.686 (pari al 46,5%) le scuole dell’infanzia autonome in gran parte aderenti alla Federazione italiana scuole materne (Fism).

Per quanto riguarda la scuola secondaria di II grado i dati evidenziano una tenuta dell’istruzione tecnica e professionale: gli studenti di prima in scuole dell’area professionale sono il 30,4% contro il 29,1% dell’anno passato, quelli dell’area tecnica sono sostanzialmente stabili intorno al 39%. L’area umanistica-liceale registra un lieve calo di iscritti alle prime classi (27,9% contro il 28,7% dell’anno passato); infine l’area artistica passa dal 3% al 2,8%. “Rispetto ai dati nazionali, nella nostra provincia le percentuali di iscrizioni alle scuole tecniche e professionali sono più alte a conferma di un ottimo e stretto rapporto con il tessuto imprenditoriale”, ha detto l’assessore Chierici.

Dalle pagine dell’Annuario emergono chiaramente anche diversi aspetti peculiari del sistema scolastico reggiano. Tra questi, vi è certamente il forte aumento delle iscrizioni degli studenti stranieri in ogni ordine e grado di scuola, con un’ulteriore crescita delle aree geografiche di provenienza (circa 120 i Paesi di provenienza, nell’ordine Marocco, Albania, India, Cina, Pakistan, Tunisia, Ghana e Romania i più rappresentati) ed una presenza diffusa sul territorio: sono 8.803 gli alunni iscritti nella scuola statale (infanzia, primaria, secondaria di I e II grado) di origine straniera a cui vanno aggiunti gli studenti delle scuole non statali per un totale di 9.896 alunni, pari al 13,4%.

Anche la presenza di alunni disabili nelle scuole statali reggiane si conferma rilevante (pari a 1.663 alunni) ed anche in questo caso a Reggio Emilia la percentuale risulta più alta della media regionale con un differenziale in ogni ordine di scuola. Su questo fronte, “buone notizie sono attese dalla Finanziaria – ha detto Luciano Rondanini – per quanto riguarda la stabilizzazione degli insegnanti di sostegno, visto che gli organici sono purtroppo rimasti quelli di dieci anni fa, mentre il numero di ragazzi in difficoltà che frequentano le scuole è aumentato di quasi il 50%”.

Un vasto capitolo della pubblicazione è inoltre dedicato ad un significativo programma di attività realizzato dalla Provincia, d’intesa tra gli istituti scolastici e gli enti di formazione professionale, per prevenire la dispersione scolastica e, contemporaneamente, supportare le scelte degli studenti per il proseguimento degli studi nella scuola o negli altri canali formativi (della nuova formazione professionale di base o dell’apprendistato) previsti dai provvedimenti relativi all’obbligo formativo fino a 18 anni. In particolare, gli oltre 8.000 ragazzi coinvolti nelle attività di orientamento svolte da Polaris, dalle scuole secondarie di I grado a quelle di II grado, compresi gli stage estivi e i quasi 1.000 giovani coinvolti in altre attività integrate con la formazione professionale sono indicatori significativi degli investimenti aggiuntivi sulla formazione dei giovani realizzati in provincia.

Per quanto riguarda il successo scolastico, “gli studenti reggiani – ha evidenziato Luciano Bonacini – generalmente se la cavano meglio che nel resto d’Italia (2% di promossi in più), ma aumentano le bocciature nel biennio delle superiori (dal 13,9 al 16%): le femmine sono solitamente più ‘brave’, anche se lo scorso anno – per la prima volta – nei licei i maschi hanno registrato una percentuale di promozioni senza debito superiore (67,6 contro 57,6%)”.

Significativo infine anche il numero di adulti che frequentano i corsi serali, aumentati in dieci anni da 330 a 770, “a conferma – ha concluso l’assessore Chierici – di come la scuola reggiana rappresenti un momento di educazione e formazione che copre tutto l’arco della vita”.