Tempo di bilanci per la Polizia di Sassuolo che chiude il 2007 con una diminuzione degli arresti, passati da 103 del 2006 agli 87 dello scorso anno, ed un aumento della delittuosità del 27.5%, si è passati da 569 reati a 725, un dato questo che secondo Francesco Panatta, Commissario Capo del Commissariato cittadino, va ascritto all’effetto dell’indulto.


A conferma di quanto sostenuto da Panatta sul ruolo dell’indulto c’è il fatto che la delittuosità si è impennata nel primo semestre del 2007 mentre nel secondo semestre si è avuta una diminuzione dei reati predatori. Un’analisi sposata in pieno anche dal Questore di Modena Elio Graziano che ha sottolineato come “nonostante i reati predatori aumentino a Sassuolo più di quanto accade nel resto della Provincia, considerando la situazione da cui si partiva si tratta di un dato già molto positivo”; il Questore ha poi aggiunto che “la diminuzione della delittuosità del 5% nel secondo semestre è un’inversione di tendenza non facile per Sassuolo”. A testimoniare la bontà del lavoro svolto a Sassuolo dalla Polizia è secondo il Questore l’aumento degli indagati, passati da 178 a 270, una dimostrazione dell’aumento di efficienza. Con un’immagine, che forse a molti non piacerà ma che rende bene l’idea, Graziano ha fatto un parallelo con la situazione napoletana sostenendo che “Sassuolo è la nostra piccola Scampia”, un miglioramento qui è quindi sicuramente più positivo che altrove. Il fatto comunque che siano state controllate il doppio delle persone significa che il filtro funziona e che l’attività investigativa è qualificata.

Il 2007 è stato segnato da un forte impulso all’attività di controllo del territorio con 7.539 persone controllate, quasi il doppio rispetto al 2006 quando furono 3.500, i veicoli controllati sono stati invece 4.486 mentre nel 2006 erano 2.232. Da segnalare che nonostante i reati siano aumentati la percentuale dei reati scoperti è pressoché stabile, ne sono stati infatti scoperti 357 su 725 pari al 49,3%, nel 2006 furono 281 su 569, pari al 49,4%.

Analizzando in dettaglio gli arresti sugli 87 realizzati nel 2007, furono invece 103 nel 2006, si scopre che il 90% riguarda cittadini extracomunitari, ben 76 quelli finiti in manette, gli stranieri contribuiscono in buona parte anche al numero di persone indagate, sono state 176 su un totale di 270, mentre nel 2006 furono 96 su 178. Prosegue anche l’attività di contrasto all’immigrazione clandestina con 86 operazioni contro le 40 del 2006, sul totale dei reati scoperti nel 2007 quelli relativi ai clandestino sono stati il 24%.
I reati relativi allo spaccio di stupefacenti si confermano un problema importante, nel 2007 sono stati 47 mentre nel 2006 erano 35 – gli arresti sono stati 41 contro i 34 del 2006, notevole anche la quantità di droga sequestrata: 13 chilogrammi con una forte prevalenza dell’ascisc, a seguire la cocaina mentre l’eroina è sempre più residuale. La sostanza più richiesta si conferma l’ascisc con un mercato fiorente con compratori che arrivano da tutta la provincia di Modena ed anche dal reggiano con una predominanza di giovani e giovanissimi con la fascia di età dei consumatori che continua a abbassarsi. Sono insomma sempre più i giovanissimi a consumare quelle che vengono definite “droghe leggere” mentre è stabile il numero di persone segnalate come assuntori.

Il 2007 è stato anche l’anno in cui è partito il Poliziotto di Quartiere presente in centro ma anche a Braida, “I primi dati sono interessanti – ha affermato il Commissario Capo Francesco Panatta – ci sono stati numerosi contatti e segnalazioni da parte dei cittadini, a volte anche interessanti e seguiti da attività di indagine”. Più in generale “il termometro per capire se l’attività di Polizia funziona – ha sostenuto Panatta – sono i reati con autori ignoti, se diminuiscono, come è accaduto, significa che l’apparato ha saputo dare una risposta adeguata”.
Panatta ha poi confermato che nei prossimi mesi proseguiranno le attività su quei territori difficili, con un chiaro riferimento al Quartiere Braida dove l’emergenza resta sempre quella della lotta all’immigrazione clandestina. “Debellarla sarà difficile – ha ammesso Panatta – perché la presenza dei palazzoni di via circonvallazione fa da catalizzatore sul territorio. L’extracomunitario ha una territorialità molto forte e se non lo controlli continuamente lui tende a tornare da dove tu lo hai cacciato”.

Interrogato su quali siano le possibili azioni per risolvere il problema di Braida Il Commissario Panatta ha sottolineato come non si tratti di competenze della Polizia e che l’amministrazione stia già mettendo in atto delle azioni importanti. “Posso dire – ha aggiunto – che in via immediata si deve sicuramente intervenire su via Circonvallazione 189 dove non sono solo gli 80 appartamenti ad attirare extracomunitari irregolari ma anche i negozi che fanno da catalizzatore per persone di altre zone”.