La giunta regionale delle Marche dice no al passaggio di sette Comuni della Valmarecchia dalle Marche all’Emilia Romagna, a favore del quale si erano espresse le popolazioni locali con un referendum consultivo svoltosi il 17 dicembre del 2006.
Stamani, la giunta ha espresso parere negativo sullo schema di disegno di legge predisposto dal ministero degli Interni e dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie locali sul distacco dei Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, Sant’Agata Feltria, San Leo e Talamello dalle Marche e la loro aggregazione alla Regione Emilia-Romagna. Il provvedimento passa ora all’esame del consiglio regionale, che dovra’ votarlo.
La giunta marchigiana riconosce la particolare situazione dell’area dell’Alta Val Marecchia che, pur facendo riferimento istituzionale e amministrativo alla Regione Marche, gravita per la sua specifica condizione geografica, sul territorio contiguo della bassa Romagna. Ma invece di distacchi territoriali, reputa ”piu’ opportuni, efficaci ed economici” interventi programmati e azioni concordate fra i vari enti locali della Valle del Marecchia e le Regioni interessate, per favorire l’aggregazione dei territori coinvolti.

