Il Vicesindaco Ferretti: “i dati del Sole 24 Ore lo dimostrano: il Comune di Reggio non fa e non ha mai fatto cassa con le contravvenzioni”.

“I dati pubblicati oggi dal Sole 24 Ore – dice il vicesindaco e assessore al Bilancio, Franco Ferretti – classificano Reggio all’ultimo posto fra i capoluoghi dell’Emilia Romagna e al 91° posto fra i 104 capoluoghi italiani, per valore pro capite delle multe elevate nel 2006. Le contravvenzioni hanno infatti avuto un’incidenza media di 12 euro nell’arco di quell’anno, per ciascun cittadino. Dato che pone Reggio in netta controtendenza rispetto all’andamento nazionale delle multe elevate che, sempre secondo il quotidiano economico, si è attestato su una media di 40 euro pro capite. Ad esempio, Firenze, prima in classifica, ha segnato un’incidenza di 117,1 euro pro capite; Bologna, prima in Emilia, 69,4 euro e Parma 50 euro. Emerge poi che a Reggio, il rapporto fra multe e imposte comunali si ferma al 2,3 per cento: ancora una volta, un dato fra i più bassi in Italia e in una regione, la nostra, in cui tutte le città ad eccezione di Forlì, si pongono fra le prime 30 per multe pro capite.
Anche attraverso il raffronto con gli altri capoluoghi, quindi, si ha conferma di quanto da sempre sostenuto: l’Amministrazione comunale non fa certo ‘cassa’ attraverso le contravvenzioni.
A ulteriore testimonianza di quanto affermato, citiamo i dati di Bilancio comunale. Nel 2006, erano previsti quattro milioni di euro come entrate da contravvenzioni per violazione al Codice della strada. Il consuntivo ha certificato entrate inferiori al previsto: tre milioni e 785mila euro. Situazione analoga nel 2007: 4,5 milioni di euro previsti come entrate, tre milioni e 945mila euro quanto in effetti introitato. I cittadini reggiani non sono stati quindi vessati dalle multe e l’Amministrazione comunale non utilizza questo strumento per ‘arrotondare’ le cifre del proprio Bilancio”.

“L’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, più severo del precedente – prosegue Ferretti – il rafforzamento dell’organico della Polizia municipale (nel 2006 gli agenti era 135, oggi sono 160) e l’introduzione di strumentazioni elettroniche in grado di elevare infrazioni 24 ore su 24 consentono di preventivare per il 2008 sette milioni e 800mila euro di entrate. Non dobbiamo perdere di vista, ancora una volta, un concetto fondamentale: chi non fa il ‘furbo’, chi rispetta normalmente le regole e non mette a rischio la propria vita e quella degli altri o non mette in discussione, con il proprio comportamento, le regole di una civile convivenza, non avrà nulla da temere. L’Amministrazione comunale sarà ben lieta, anche in sede di consuntivo 2008, di verificare che le contravvenzioni elevate sono state inferiori a quelle previste. Sarà segno che i reggiani, in particolare quelli al volante, si sono comportati secondo il Codice della strada, quindi secondo le regole del rispetto reciproco”.

“Ricordiamo – conclude il vicesindaco – che una quota pari al 50 per cento dei proventi da contravvenzioni viene devoluta ai fini della sicurezza della circolazione stradale, alla redazione dei piani urbani del traffico, alla fornitura dei mezzi tecnici necessari per i servizi di polizia stradale di competenza, al potenziamento e al miglioramento della segnaletica stradale, alla realizzazione di interventi volti a favorire la mobilità ciclistica oltre alla tenuta di corsi per gli alunni delle scuole dell’obbligo in materia di sicurezza stradale, alla tutela degli utenti deboli (bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti). Ciò sempre in un ottica di accrescimento della sicurezza stradale di informazione e responsabilizzazione dei cittadini”.