Questa sera, al Teatro Astoria, alle ore 21.00, Eugenio Allegri presenta il monologo “Il Dio Bambino“, con la regia di Giorgio Gallione; una produzione “Teatro dell’Archivolto”, in collaborazione con la Fondazione Gaber.


Il Dio Bambino” è un monologo scritto nel 1993 da Gaber e Luporini e narra di una storia d’amore: una normalissima storia d’amore che si sviluppa nell’arco degli anni e che dà agli autori l’occasione di indagare su quello che oggi dovrebbe essere un uomo, quali sono i suoi attributi, le sue caratteristiche, la sua maturità, capire se è compiuto o incompiuto, se ce l’ha fatta a diventare un uomo o se è rimasto un bambino. Un bambino che si vanta della sua affascinante spontaneità, invece di vergognarsi di un’eterna fanciullezza del tutto poco virile. È una storia d’amore che potrebbe essere capitata a chiunque, vista naturalmente da un’angolazione maschile. Un uomo a confronto con una donna, il miglior testimone per mettere in dubbio la sua consistenza, il suo essere adulto, la sua presunta virilità. È una storia d’amore che cerca di individuare quali siano oggi le differenze tra questi due esseri così simili e al tempo stesso così diversi, con la consapevolezza che se queste differenze un giorno si annullassero la vita cesserebbe di esistere. Non c’è arte, né scienza, né idee, né altra invenzione dell’uomo che non nascano da questa differenza, se non addirittura da questa contrapposizione. Come spesso è accaduto, Gaber e Luporini sono molto spietati nelle analisi sull’oggi ma, tra le righe, c’è sempre un ponte con il futuro, fiduciosi non tanto per l’uomo come è, ma per le sue fantastiche, incredibili possibilità.