Ventisei città, 30 sale cinematografiche regionali coinvolte; 28 documentari di autori e case di produzione emiliano-romagnole, per un totale di oltre 120 passaggi in sala. Sono queste le cifre della rassegna cinematografica “Doc in Tour”, alla seconda edizione, che si svolgerà in tutta l’Emilia-Romagna dal 31 marzo al 3 giugno 2008.

I promotori dell’iniziativa sono: Regione Emilia-Romagna, FICE Emilia-Romagna (Federazione Italiana Cinema d’Essai), Cineteca di Bologna – progetto Fronte del Pubblico – e D.E-R , associazione di autori e produttori che operano in Emilia-Romagna.

Doc in Tour intende da un lato promuovere la proiezione dei documentari nei cinema della regione, dall’altro lato valorizzare il ruolo delle sale d’essai e del piccolo esercizio cinematografico in particolare, quali luoghi privilegiati di promozione del documentario, un genere che vede crescere di anno in anno l’interesse del pubblico e della critica.

La prima edizione della rassegna regionale, nel 2007, ha riscosso un buon successo, con circa 3.000 presenze in sala. Durante le serate oltre alle proiezioni, sono previsti incontri con gli autori, per parlare della loro esperienza cinematografica e dei temi trattati nelle opere.

“Si tratta di un’iniziativa voluta dalla Regione e resa possibile grazie alla collaborazione della Fice, il sostegno della D.E-R e della Cineteca di Bologna – ha detto l’assessore regionale alla cultura Alberto Ronchi alla presentazione – realizzata nell’ambito della programmazione regionale che sostiene in ambito cinematografico in particolare il genere documentario e il cinema di animazione”. “Dopo il discreto successo dello scorso anno – ha aggiunto Ronchi – l’idea è quella di continuare a sostenere il documentario, nella convinzione che esiste un pubblico che segue questo genere e che questa rassegna possa anche aiutare le sale cinematografiche nella diversificazione dell’offerta”. “Siamo consapevoli – ha riferito – che, pur essendo una delle regioni più ricche dal punto di vista dell’offerta e della produzione di spettacolo dal vivo, investiamo meno di altre a causa della contrazione dei finanziamenti ma attraverso una politica mirata, con indirizzi precisi e senza dispersioni di risorse, possiamo contribuire a creare un nuovo modello per realizzare i programmi culturali”. “Altre iniziative sono state realizzate a favore di questo settore – ha concluso Ronchi – come quella del cinema a tre euro (all’interno del progetto Giovani evoluti e consapevoli – GECO), sempre con l’obiettivo di portare un pubblico giovane al cinema”.

Francesco Romanelli del direttivo Fice Emilia-Romagna, ha sottolineato l’importanza della collaborazione di più soggetti per la riuscita dell’iniziativa. “L’obiettivo della Fice – ha affermato – è quello di normalizzare il rapporto tra documentario e pubblico, facilitando la fruizione di questo genere diverso a un pubblico più generalista, oltre a diversificare l’offerta nelle sale”.

“La promozione della cultura cinematografica – ha detto Elisa Giovannelli del progetto Fronte del Pubblico – è un obiettivo del nostro progetto e della Cineteca di Bologna”. “Si tratta di un impegno che si rinnova – ha aggiunto – e che portiamo avanti con piacere anche perché coinvolge vari comuni sul territorio”.

“Questa rassegna è un’esperienza unica nel panorama italiano – ha detto Enza Negroni, vicepresidente di D.E-R – un’eccellenza che va valorizzata. L’attività di D-E.R. è soprattutto promozionale su base provinciale – ha riferito – poiché crediamo che il pubblico vada cercato, anche sulla base delle tematiche dei film che spesso coinvolgono associazioni locali”. La Negroni ha riferito che gli autori dei documentari saranno presenti alle proiezioni per parlare delle loro opere e dialogare con il pubblico.

Davide Zanza, curatore della rassegna assieme a Anna Di Martino, ha riferito che sono stati selezionati 28 documentari su 60, “un numero che testimonia l’ampia produzione regionale”. “Tra questi anche 5 cortometraggi, un genere – ha sottolineato Zanza – che si sta sviluppando sempre di più”.

I documentari regionali potranno essere abbinati a proiezioni di documentari nazionali a discrezione degli esercenti.
I documentari in programma
I 28 documentari regionali proposti, offrono al pubblico riflessione e approfondimento su svariati temi: dal viaggio dei migranti e le problematiche relative agli immigrati e alle loro comunità (Il confine; Partire, ritornare. In viaggio con Tahar Ben Jelloun; Rondinelle d’Italia; Il senso degli altri; La luna di Kiev; Merica; La colonna senza fine) ai percorsi nella memoria del passato (Dalla Resistenza ai diritti. Le donne si narrano; Il vento bussa alla mia porta; Il tempo del dopo; Il tuffo della rondine; L’ombra della mia casa; Lo Stato di eccezione), dall’attualità, con i suoi cambiamenti sociali, economici e politici (Istanbul: la città narrata da Nedim Gursel; Il tempo del dopo; La vita come viaggio aziendale; Le vie dei farmaci; Love bombing. L’amore che ripudia; Meninas; Pancevo_mrtav grad; Antonio ferroviere) alle biografie (Amelia; Chapiteau. La tenda del circo; Dalla testa ai piedi; Il confine; Il vento bussa alla mia porta; Piccolo cane nero; The Diabolikal Super-Kriminal; Roger Corman, il mago del cinema), dai luoghi alle storie, alle credenze popolari della nostra regione (Folletti, streghe, magie. Il lungo viaggio nella tradizione dell’Appennino; Piccolo cane nero; Po in Blues).