Il Circuito consente di ripercorrere il sistema fortificato di Matilde di Canossa (XI secolo). La donna più importante del Medioevo europeo aveva costruito una rete fittissima di fortezze (oltre cento) che controllavano le vie di valico tra Emilia e Toscana. Da Canossa a Rossena, da Bianello a San Polo, da Montecchio a Carpineti si può fare un tuffo nel passato, in un territorio ricco di pievi (famose Marola e Toano), borghi e case torri.


In attesa delle iniziative dedicate nei prossimi mesi alla Gran Contessa (a partire dalla mostra che si terrà dal 31 agosto a Reggio Emilia e in sedi sparse nel territorio), si può visitare l’esposizione allestita nel Castello di Montecchio (fino al 4 maggio) che presenta oltre 200 pezzi tra libri antichi, incisioni, stampe, tele e oggetti che richiamano la figura di Matilde.

Ultima entrata nel ‘Circuito’ è la Torre di Rossenella, antica struttura difensiva su tre piani che risale al XII-XIII secolo, da cui si accede alla riserva naturale di Campotrera. La zona infatti non è solo ricca di storia e arte, ma offre anche percorsi naturalistici di sicuro interesse. Per gli appassionati di trekking è stato individuato un itinerario, il Sentiero Matilde (percorribile in quattro tappe, senza particolari difficoltà), lungo l’antico percorso alto medievale che dallo sbocco del fiume Enza portava nel cuore del dominio dei Canossa, ai castelli di Rossena, Canossa, Sarzano, Carpineti fino a Toano, e si dirigeva verso il crinale al Passo delle Forbici, per poi scendere verso i possedimenti toscani.

Con la Castelli Card (durata annuale, costo 3 euro) si ha diritto a uno sconto di 1 euro sul biglietto d’ingresso ai vari monumenti. Info: 0522/861861 o Castelli reggiani.