La diffusione della zanzara tigre sul territorio modenese può essere contrastata con un gesto semplice, ma davvero determinante: evitare l’abbandono di contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea.

Questo accorgimento, insieme ad una serie di altre misure, diventa ora obbligatorio in concomitanza con l’entrata in vigore dell’ordinanza del sindaco che stabilisce per il periodo compreso tra il 1° aprile e il 31 ottobre 2008 tutti i provvedimenti a tutela della salute pubblica, per prevenire e controllare malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso la puntura di insetti vettori, ed in particolare, appunto, della zanzara tigre. Il documento assume particolare rilievo, oltre che per i motivi appena citati, anche in considerazione del fatto che nel corso del periodo estivo del 2007, nel territorio dell’Emilia-Romagna, si è manifestato un focolaio epidemico di febbre da Chikungunya, che rappresenta il primo focolaio autoctono verificatosi in Europa e che ha determinato una situazione di emergenza sanitaria derivante dalla possibilità di diffusione connessa con la presenza della zanzara tigre.

L’ordinanza, il cui testo integrale è disponibile sulla rete civica del Comune di Modena, elenca le disposizioni cui devono sottostare tutti i soggetti che a qualsiasi titolo hanno l’effettiva disponibilità o uso di aree o spazi esterni. Si tratta di misure già note, tra le quali -oltre al divieto di abbandonare contenitori che raccolgano acqua- anche l’obbligo di svuotare sempre i sottovasi e gli annaffiatoi, svuotare i contenitori a seguito di pioggia, proteggerli con una zanzariera o coperchi a tenuta e mantenere in perfetta efficienza le grondaie, evitando la presenza di foglie che favoriscano il ristagno dell’acqua.

Nell’ordinanza, inoltre, si cita l’obbligo di trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, ed in tutti gli altri spazi di raccolta (quali ad esempio cortili, parcheggi ecc), ricorrendo a prodotti larvicidi efficaci e si fa anche esplicito riferimento agli obblighi dei gestori o responsabili di depositi (anche temporanei) di copertoni, di svuotarli dall’acqua e proteggerli accuratamente con dei teli. Obblighi ben precisi sono poi rivolti ai conduttori di orti, che dovranno attenersi ad analoghe disposizioni per evitare accumuli d’acqua.

In presenza di casi sospetti od accertati di Chikungunya o di situazioni di infestazioni localizzate di particolare consistenza, con associati rischi sanitari, in particolare nelle aree circostanti siti sensibili quali scuole, ospedali, strutture per anziani o simili, il Comune provvederà ad effettuare direttamente trattamenti adulticidi, larvicidi e di rimozione dei focolai larvali in aree pubbliche e private.

La mancata osservanza delle disposizioni, sui cui sono chiamati a vigilare il corpo di Polizia Municipale, l’Azienda Usl di Modena, il Corpo delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie della Provincia di Modena, il Nucleo di Polizia Provinciale e il Corpo Forestale dello Stato, comporterà una sanzione amministrativa da 25 fino a 150 euro.

Per informazioni e segnalazioni: Urp di Piazza Grande, tel 059/20312 – e-mail.
Orari di apertura: da lunedì a venerdì 9.00-13.00; sabato 9.30-12.30; lunedì-martedì-giovedì e venerdì 15.00-18.30.

Le informazioni a carattere regionale saranno disponibili nel sito Zanzara tigre.