Ormai sono alcuni anni che a Modena si svolge l’iniziativa Moschee aperte, promossa dalle “Comunità islamiche modenesi per agevolare l’incontro e la conoscenza tra culture diverse…”. Gli incontri si sono sempre svolti all’insegna della massima serenità e disponibilità reciproca, vi hanno partecipato con continuità le massime autorità locali, oltre che numerosi cittadini modenesi.


In occasione dell’iniziativa di quest’anno, le Comunità islamiche modenesi hanno ritenuto di invitare persone che in passato sono state più volte al centro di polemiche politiche per le posizioni espresse e per i ruoli ricoperti nelle loro organizzazioni. Come spesso avviene anche per altre associazioni, il Comune ha provveduto alla diffusione di un comunicato stampa sull’iniziativa e proprio in questa occasione è stata riscontrata la presenza dei nomi dei due personaggi in questione. Il problema è stato posto alle Comunità islamiche modenesi che, autonomamente, hanno deciso di ritirare l’invito, riportando il programma a quello concordato inizialmente. Dopo poche ore anche il comunicato originale è stato modifico in funzione delle nuove decisioni adottate.

“Un malinteso – dichiara Pighi – che non può certo vanificare il lavoro di anni. Conoscere le persone e le comunità, per un Sindaco, è un dovere. Superati gli equivoci, non vedo ragione per non andare. Anzi, dovrebbero partecipare anche quanti si sono assunti il merito di aver denunciato il problema: ora è stato risolto, quindi le eventuali assenze andrebbero attribuite soltanto ad un incomprensibile pregiudizio”.