La società multiculturale e l’ecologia come presupposti per una convivenza civile e per un futuro sostenibile delle città. Sono questi i temi su cui si confronteranno amministratori pubblici, esperti e rappresentanti delle associazioni nei due incontri organizzati martedì 13 e giovedì 15 maggio all’interno di “Cose di questo mondo”, la rassegna sui diritti e l’ambiente promossa dal Quartiere Savena e dalla Scuola di Pace.


Il ciclo dei rifiuti solidi urbani e il loro impatto sull’uomo, gli inceneritori e le forme alternative di smaltimento sono al centro di “Ambiente e salute, quale futuro”, il dibattito organizzato martedì 13 maggio alle ore 18 presso la Sala polivalente del Quartiere Savena (via Faenza 4).

Saranno presenti l’assessore Ambiente e Sicurezza del territorio della Provincia di Bologna Emanuele Burgin, Gian Franco Saetti (direttore del Servizio rifiuti e bonifica siti della Regione Emilia-Romagna), Federico Valerio (direttore del Dipartimento di Chimica ambientale dell’Istituto Tumori di Genova e presidente della sezione genovese di Italia Nostra), Emidio Castelli (responsabile Ambiente di Hera Bologna), Pinuccia Montanari (assessore Ambiente e Città sostenibile del Comune di Reggio Emilia), Paolo Ermani (presidente dell’associazione Paea – Progetti Aaternativi per l’energia e l’ambiente) e Roberto Zalambani (componente dell’Ordine nazionale dei giornalisti e segretario Arga – Associazione interregionale giornalisti agricoltura alimentazione ambiente). Modera Luisella Meozzi di Greenaccord, associazione nata per promuovere la tutela dell’ambiente attraverso il coinvolgimento dei professionisti dell’informazione.

Il futuro della città passa anche da un modello di convivenza basato sul riconoscimento dei diritti. In Italia, però, negli ultimi 15 anni nei discorsi pubblici l’immigrazione fa spesso binomio con delinquenza, le campagne elettorali si combattono sul tema della sicurezza sociale intesa come ordine pubblico e i mass media danno forte risalto ai fatti di cronaca nera che riguardano rei, o presunti rei, stranieri. Ma come si è prodotto questo clima di paura e di intolleranza verso l’altro? E’ possibile interrompere il circolo vizioso tra opinione pubblica, media e politica per cui l’immigrato è associato al degrado e alla criminalità? Attorno a questi interrogativi si ragionerà nel dibattito “Cittadini e indigeni: diritto, criminalità e immigrazione”, in programma giovedì 15 maggio alle ore 18 presso la Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio (piazza Maggiore 6).

All’incontro parteciperanno l’assessore del Comune di Bologna ed ex magistrato Libero Mancuso, la presidente del Quartiere Savena Virginia Gieri, il criminologo Dario Melossi (Facoltà di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna) e l’avvocato Matteo Festi, esperto in materia di immigrazione. Coordina Udo Enwereuzor, responsabile dell’area Diritti di cittadinanza del Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti), organizzazione non governativa fondatrice della Scuola di Pace insieme all’Aipi (Associazione interculturale polo interetnico), il centro Il Melograno, il centro Furio Jesi e l’ong Amici dei Popoli.
Gli incontri sono a ingresso libero.

Per informazioni: Scuola di Pace, tel. 051 491953 – 546600, e-mail.

Quartiere Savena, tel. 051 6279387, e-mail.