La Fondazione Casa di Enzo Ferrari – Museo ha ricevuto nei giorni scorsi una menzione speciale nell’ambito della IV edizione del Concorso annuale di Marketing Territoriale “Promuovere, valorizzare e riqualificare la città ed il territorio”.

Il concorso promosso dal Politecnico di Milano, da Gestione Fiere SpA e dal Comitato Scientifico della rivista EIRE, è rivolto alle Pubbliche Amministrazioni italiane e tende alla verifica e alla valorizzazione delle attività di definizione di azioni, strumenti e iniziative di Marketing Territoriale e di attrazione degli investimenti immobiliari sul territorio italiano.

La Fondazione essendo infatti un ente con una compagine societaria a maggioranza pubblica (tra i soci fondatori ci sono infatti Comune di Modena, Provincia di Modena e Camera di Commercio di Modena) ha potuto partecipare al concorso candidando il progetto per cui è stata costituita, ovvero la realizzazione del Complesso Museale dedicato ad Enzo Ferrari ad all’automobilismo sportivo modenese, progetto che si configura come la maggiore azione di marketing territoriale messa in campo per incrementare l’indotto turistico nella provincia di Modena.

Il progetto, per le sue stesse caratteristiche Intende rappresentare un simbolo dell’identità modenese in Italia e nel mondo, un polo di attrazione culturale e turistica di livello internazionale. Questa iniziativa si propone anche di valorizzare l’immagine dell’intera filiera meccanica modenese, caratterizzata da una moltitudine di imprese grandi, piccole e artigiane che realizzano componenti e lavorazioni meccaniche di elevatissimo livello.

La nuova struttura museale, che comprenderà la casa in cui nacque Enzo Ferrari nel 1898 ed una nuova Galleria espositiva, l’ormai famoso cofano giallo, si propone di attrarre oltre 200 mila visitatori all’anno. Beneficeranno di questo luogo- simbolo non solo le attività commerciali e di servizi nella zona in cui sorgerà, l’area della prima industrializzazione modenese, oggi in fase di riqualificazione, ma anche l’intero centro storico di Modena che sarà maggiormente frequentato dato l’aumento del flusso di turisti, che giunti in città per visitare la casa-museo, coglieranno con molta probabilità l’occasione di visitare altre mete caratteristiche del turismo locale, come ad esempio l’Accademia Militare o il Duomo e non rinunceranno alla possibilità di gustare la nostra cucina o acquistare qualche prodotto tipico modenese.

Il nuovo complesso museale “Casa natale di Enzo Ferrari” che verrà realizzato a Modena opererà in stretta sinergia con la Galleria Ferrari di Maranello, per valorizzare l’offerta turistica in tema di motori della nostra provincia e dell’Emilia Romagna.
A Maranello resterà la storia dell’azienda raccontata soprattutto tramite le vetture stradali e da competizione più significative, fino ad arrivare ai successi sportivi e commerciali odierni ottenuti sotto la guida del Presidente Luca di Montezemolo.
Nella struttura espositiva di Modena invece, sarà ripercorribile la storia dell’automobilismo sportivo modenese, di cui sono protagonisti marchi come Ferrari, Maserati e Stanguellini, partendo dalla figura mitica di Enzo Ferrari, indagata nei suoi differenti aspetti di uomo, pilota e costruttore.
Per ottimizzare i risultati del futuro sistema Maranello-Modena si prevede la commercializzazione di un unico ticket d’ingresso che consentirà l’accesso ad entrambe le strutture, ed alle rispettive mostre ed eventi.
Si stanno inoltre studiando strategie commerciali in collaborazione con la società di incoming turistico Modenatur e con l’APT regionale, con la quale la Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari è impegnata nella organizzazione a Modena dell’edizione 2009 del World Forum for Motor Museum, che porterà nella nostra Regione i direttori delle strutture espositive dedicate ai motori di tutto il mondo, garantendo oltre trecento presenze qualificate che visiteranno sia le nostre collezioni e musei aziendali di auto e moto (Ferrari, Ducati, Maserati, Lamborghini) sia le nostre eccellenze artistiche e ricreative.

La realizzazione dell’opera, che ha un costo di oltre quindici milioni di euro è stata finanziata anche con fondi stanziati da enti locali quali Comune, Provincia e Camera di Commercio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e col sostegno di Istituti di Credito legati allo sviluppo del territorio quali Unicredit Banca, Banco S.Geminiano e S. Prospero e Banca Popolare dell’Emilia Romagna.