Il 43enne Angelo Salvatore Cortese, originario di Cutro (Crotone), ha confessato ai giudici calabresi 10 omicidi commessi tra Cutro, Cremona e Reggio Emilia. Per gli omicidi reggiani, Nicola Vasapollo e Giuseppe Ruggiero, il pentito fu prima condannato all’ergastolo, poi assolto in appello.

Cortese era ritenuto l’uomo di fiducia di Antonio Dragone, il boss della ‘ndrangheta mandato in soggiorno obbligato a Reggio Emilia nei primi anni ’80 e poi ucciso.
Lasciata la cosca dei Dragone, Cortese sarebbe passato a quella avversaria e vincente dei Grande Aracri.