“Magdi Allam da anni riceve continue minacce degli estremisti islamici. Il giornalista egiziano è minacciato perché ha avuto il coraggio di denunciare la penetrazione della ‘cultura della morte’ nella società e nel mondo accademico italiano. Proprio per questi motivi diventa particolarmente pericolosa la “fatwa” firmata contro di lui da 230 professori e ‘politicanti’ italiani: inquietante, pericolosa e inaccettabile nel metodo e nel merito”. Fabio Filippi, Presidente del Gruppo assembleare del popolo della Libertà-GdL, in seguito alla feroce critica che il mondo culturale di centro sinistra ha rivolto al giornalista, ha portato il caso in regione.


Con un’interpellanza che prende in esame il documento con in calce 230 firme di amministratori, docenti ed esponenti a vario titolo del mondo culturale, Filippi ha chiesto l’intervento della Giunta Regionale. Il documento per Filippi “è manifestazione non di un pensiero che si contrappone a quello di Allam, ma del tentativo di imbavagliare l’espressione di un vissuto, che guarda caso rivela gli orrori, l’illiberalità di quell’estremismo islamico che la Sinistra difende strenuamente attraverso un falso buonismo di facciata”.
Filippi ha preteso che la Giunta prendesse una posizione nei confronti del giornalista attaccato e nei confronti dell’amministrazione comunale di Novellara, che si è schierata contro Allam a nome di tutti i cittadini.
L’assessore competente ha dato una non risposta citando la legge regionale 5 del 2004 in materia di integrazione sociale e ha parlato di “politiche interculturali intese come un approccio istituzionale attivo volto a sviluppare e facilitare relazioni positive di confronto e scambio tra cittadini autoctoni e migranti”.
“Ma allora chiarito che la Regione è aperta al dialogo – conclude Filippi – all’integrazione, alla libertà di culto e di parola ed ostile al razzismo, come intende agire di fronte a gravi prese di posizione, addirittura da parte di una amministrazione comunale, che altro non sono se non manifestazioni della più totale ed estremista illiberalità? Forse a ciò non troveremo mai risposta!”