Favorire la promozione e la diffusione dei processi educativi di pace e nonviolenza diffusi sul territorio, rafforzare l’identità della città di Reggio Emilia quale crocevia dell’educazione alla pace, fare il punto sulle esperienze inerenti a questo tema ed invitare la città a condividere le riflessioni sull’argomento: con questi obiettivi la Scuola di Pace di Reggio Emilia – un progetto partecipato promosso dal Comune di Reggio con l’adesione di oltre 30 associazioni, nato il 30 gennaio 2006 – propone un ricco programma di iniziative ed eventi multidisciplinari incentrati sul dialogo e sulla comunicazione.


“eVenti di Pace. La Città si educa alla non violenza” è il titolo di un ricco ciclo di attività, iniziato lo scorso 23 maggio con il quarto Convegno nazionale del Comitato italiano per il “Decennio Onu per una cultura di pace e nonviolenza per i bambini del mondo”, che prosegue fino al 2 giugno. eVenti di Pace è realizzato in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Reggio Emilia e l’Università di Modena e Reggio Emilia.

“Proponiamo ai cittadini – ha detto oggi l’assessore alla Cultura, Giovanni Catellani – diverse esperienze di sensibilizzazione e partecipazione attraverso l’utilizzo di molteplici linguaggi artistici, come il teatro, il cinema e la letteratura, e valorizzando le attività della Scuola di Pace. Un cantiere di iniziative che anima scuole, università, piazze e parchi con laboratori, seminari e performance che trasformano Reggio in un centro di riferimento per chi vuole costruire un mondo migliore e nonviolento, con un impegno serio e quotidiano”.

“Un impegno – ha aggiunto l’assessore – già evidente nelle 30 associazioni impegnate con il Comune di Reggio in questa iniziativa. Proponiamo eventi, quindi coinvolgiamo anche luoghi diversi della città, con una formula analoga a quella, collaudata con successo, di Fotografia Europea, Notte Bianca o Reggio Narra. Presentiamo ‘prassi di pace’ come antidoto a un certo ‘mito della paura’ ed eventi di festa per la città, che stimolano a condividere momenti, riflessioni e valori comuni”.

Alla presentazione del programma, sotto uno degli antichi cedri del Libano dei Giardini pubblici (uno dei luoghi di incontro di eVenti di Pace con il parco Giardino dell’Arca della terza Circoscrizione), erano presenti anche Augusto Valeriani, Fulvio Bucci e Sabrina Montanari, che hanno contribuito a progettare e promuovere le manifestazioni.

La seconda parte di attività, dopo il convegno Se vuoi la pace educa alla pace, prende il via il 30 maggio, alle ore 21, al Parco del Tasso (Villa Cougnet – via Adua 57) con Monica Morini del Teatro dell’Orsa impegnata in Alì dagli occhi azzurri – Scritture migranti.

Viene realizzato poi un vero e proprio Salone dell’Editoria di Pace che inaugura sabato 31 maggio alle ore 11 presso l’Aula Magna dell’Università (viale Allegri 9) ed è visitabile fino a lunedì 2 giugno (sabato 31 maggio ore 11-22; domenica 1 giugno 9.30-22; lunedì 2 giugno 9.30-18). Partecipano all’esposizione numerose case editrici e le riviste che pubblicano sul tema della pace. Nel corso delle giornate di apertura sono in programma numerose presentazioni di libri, dibattiti e conversazioni. Tra gli scrittori presenti Natale Rimoldi, Uberto Tommasi, Vilma Costetti, Hamza R. Piccardo, Luca Pierantoni, Andrea Segrè, L. Acquarelli, M. Baraldi, M.C. Gnocchi, V. Russo e G. C. Ben, tutti autori di testi che analizzano e denunciano questioni culturali, politiche e umanitarie complesse, spesso ignorate dai media occidentali.
Il 31 maggio (ore 18.30) il Salone sarà animato da uno spettacolo di poesia e musica realizzato appositamente dal Centro di Poesia, Cultura e Arte, mentre lunedì 2 giugno (ore 15.30) è previsto l’incontro “Comunicare la pace”, una tavola rotonda con redattori e direttori delle riviste Azione Nonviolenta, Carta, Conflitti, Giano, Guerre&Pace, Mosaico di Pace, PollicinoGnus.

I “venti di pace” soffiano poi presso il Cinema Cristallo (31 maggio ed il 2 giugno) (via Ferrari Bonini n.2) e il Cinema Rosebud (1 giugno) dove a partire dalle 21.00 si tengono proiezioni di film e documentari a ingresso gratuito curate dall’Ufficio cinema del Comune provenienti dall’ottava edizione di Human Rights Nights, il festival di cinema e arti dei diritti umani a cura della Cineteca di Bologna, che quest’anno ha avuto come tema (Soprav)Vivere -Resistance, in omaggio a tutti coloro che lottano per sopravvivere in situazioni di guerra, colonialismi, schiavitù, povertà, a tutte le difficoltà ed alienazioni della vita quotidiana nelle società contemporanee.

E i venti di pace si estendono fino al Parco del Popolo – Giardini Pubblici con l’organizzazione di animazioni e spettacoli per bambini ( Teatro della Fragola) e per tutte e tre le giornate mattina e pomeriggio con performance e spettacoli teatrali a cura di Al Harah Theatre (Beit Jala, Palestina), Chili cinque di sale teatro, Giolli – Centro di ricerca su Teatro dell’Oppresso, Gruppo giovanile di città educativa e ragazzi in Servizio civile Volontario. Con le “biciclette per la pace” si raggiungerà il Giardino dell’Arca dove il pomeriggio del 2 giugno sarà dedicato un ricordo di Alex Langer e verranno distribuiti i “semi della convivenza”.

Il 1 giugno alle 10.30 nel cortile della Camera del lavoro si terrà l’incontro incentrato sul tema dell’dentità della città che cambia e delle realazioni necessarie per sviluppare la convivenza, mentre la sera, alle 23.00 nel Parco del Popolo è in programma “La veglia sotto l’albero secolare”, una serata di letture, all’ombra del secolare cedro del Libano a cura dei gruppi artistici coinvolti in eVenti di Pace.

Anche la fotografia si occupa della pace con due esposizioni: nel Salone dell’Editoria di Pace, (Aula Magna dell’Università), con l’esposizione “Noi, in cooperazione” un progetto sul sistema degli enti locali emiliano-romagnoli e la cooperazione decentrata nei Balcani, alla Gabella (via Roma 68) “Kurdistan. No man’s land” di Piergiorgio Casotti (progetto a cura dell’associazione La Gabella).

Info: Segreteria organizzativa della Scuola di Pace Tel e fax: 0522 541739 – e-mailScuola di pace.