Un fenomeno complesso quello degli incidenti stradali perché provocato dal concorso di diversi fattori: le condizioni delle strade, le condizioni dei veicoli e i comportamenti individuali. Non bastano quindi solo le regole e le limitazioni per contenerlo, ma servono anche azioni congiunte di educazione e informazione dei cittadini.

Il monitoraggio e l’analisi annuale dei dati sugli incidenti stradali è parte integrante del programma sicurezza stradale del piano per la Salute del Comune di Modena, al fine di predisporre interventi per contrastare il fenomeno.
Secondo i dati del Ministero della Salute gli incidenti stradali rappresentano la nona causa di morte nel mondo, in Italia rappresentano la prima causa di morte per la fascia d’età sotto i 40 anni. Anche da un punto di vista economico il fenomeno non è da sottovalutare considerando che a causa degli incidenti stradali, viene perso circa il 2% del PIL. Secondo stime nazionali, le strade urbane risultano essere i luoghi dove si verificano il numero maggiori di incidenti: il 76,6%, causando il 44,5% di morti.
A Modena nei primi quattro mesi del 2008 si sono verificati 417 incidenti causando 553 feriti e un decesso. Rispetto agli stessi primi quattro mesi del 2007, si registra un leggero calo, 92 incidenti e 111 feriti in meno. Più significativa la riduzione del numero dei decessi che nel 2007 nei primi quattro mesi erano stati 6 e nel 2008 sono calati a 1.
Entrando più nel dettaglio, lo scorso anno gli incidenti sono stati 1528 causando 1977 feriti e 21 decessi. Si evidenzia un calo costante negli ultimi 10 anni con un picco nel 1999 con 1783 incidenti e una drastica riduzione nel 2005 con 1491 incidenti.
LE CAUSE. Analizzando le cause di tutti i sinistri del 2007, la guida distratta è la causa principale nel 39.9% dei casi, poi il mancato rispetto dello stop e/o della precedenza (21.6%), mancato rispetto delle distanze di sicurezza (6.7%) e l’eccesso di velocità (4.5%).
Nel 2% dei casi si sono avuti incidenti per non aver rispettato il rosso al semaforo (26 incidenti), fortunatamente senza incidenti mortali. Dato in calo rispetto al 2006 (39 incidenti), confermando così l’andamento in diminuzione dal 2002 quando, invece, il mancato rispetto del semaforo aveva causato 56 incidenti. Lo scontro frontale-laterale si conferma la causa maggiore di ferimento e si attesta sul 38,5% del totale degli incidenti con feriti.
STRADE E INCROCI.
Rispetto ai siti nei quali i sinistrati risultano coinvolti, i feriti si collocano per il 53% nelle intersezioni e il 47% sulle vie, mentre il 61% dei decessi si riscontra sulle strade e il restante 39% nelle intersezioni.

In sole 15 strade, con 20 e più feriti si concentra il 48% delle persone che hanno riportato traumi e ferite e il 27,8% dei morti totali. Quasi i due terzi di tali feriti si collocano sulle prime cinque arterie di penetrazione: Via Emila Est, Via Emilia Ovest, via Giardini, Strada Vignolese, Tangenziale Nord Pirandello. Se a questa classe si aggiunge anche quella con 10-19 feriti si arriva a contabilizzare, in sole 47 strade, circa il 69% dei feriti e il 33% dei morti coinvolti negli incidenti stradali rilevati nel Comune di Modena nel 2007.
Anche gli incroci con Photored hanno registrato una drastica diminuzione di incidenti: nel 2004 erano solo 7 gli incroci controllati elettronicamente, facendo registrare un totale di circa 54 incidenti, nel 2007 i semafori controllati sono diventati 12 e il numero di sinistri è sceso a 44.
CONTROLLI E SANZIONI EFFETTUATI DALLA POLIZIA MUNICIPALE.
L’unità operativa della Polizia municipale che si occupa delle attività di vigilanza e controllo per la fluidità del traffico e per la riduzione degli incidenti stradali è composta da 52 agenti e 7 addetti alla sosta coordinati da 4 ispettori e 1 commissario.
Dei 2787 incidenti rilevati nel 2007, 14 sono stati mortali con 15 deceduti e 1165 hanno avuto come conseguenza 1430 persone ferite. 1608 sono stati quelli che hanno riportato solo danni alle cose. Gli agenti hanno hanno risposto a ben 15596 richieste nelle sala operativa e condotto accertamenti su 8674 veicoli.

Le principali sanzioni registrate relative alla sicurezza stradale sono state: il passaggio con il semaforo rosso (12712 infrazioni registrate con fotocellule, Photored e T-red), superamento dei limiti di velocità (2.261), circolazione senza le cinture di sicurezza (1241), veicoli senza revisione (1079). 697 modenesi sono stati sorpresi a guidare mentre erano intenti a parlare al cellulare, 540 senza la dovuta copertura assicurativa e 365 non hanno rispettato il segnale di “dare la precedenza”.

Tra questi dati è significativo sottolineare come le infrazioni da Photored siano calate in maniera considerevole: nel 2003 ne erano state rilevate 31677, nel 2007 sono state 12465.
GLI UTENTI DELLA STRADA COINVOLTI NEGLI INCIDENTI.
Nel 2007 ci sono stati 1977 feriti, di cui il 63% erano uomini. La fascia d’età che rimane prevalentemente coinvolta è quella tra i 21-39 anni (45% del totale). I minori di 13 anni risultano coinvolti negli incidenti come passeggeri di autovettura o perché in bicicletta.

Mentre tra i 14-17 anni si è coinvolti in un sinistro stradale perché alla guida di un ciclomotore (65 feriti in totale). Gli ultra 65enni sono vittime di incidenti stradali in egual misura sia come conducenti di auto (69 feriti) che come ciclisti (62 feriti).
Dopo i 18 anni sono prevalenti gli incidenti stradali come conducente di autovetture.
Gli incidenti stradali che si verificano in area urbana coinvolgono in maniera consistente e tendenzialmente in aumento la cosiddetta utenza debole (pedoni, ciclisti, ciclomotori). nel 2007 nel nostro Comune circa il 28% delle persone coinvolte in incidenti stradali appartenevano a questa categoria. Rispetto al 2002, aumentano i sinistri che coinvolgono pedoni e ciclisti (+29% i pedoni e + 40% i ciclisti). I decessi hanno riguardato per oltre il 33% pedoni, ciclisti e ciclomotori. Fortunatamente si riducono i sinistri che coinvolgono ciclomotori, dal 2002 -41%, anche se nel 2007 ci sono stati 198 i feriti e 1 decesso.
Cittadini a rischio incidenti stradali sono sempre di anche i cittadini stranieri. Nel 2007 sono stati 318 i feriti cittadini stranieri pari al 22% del totale dei feriti di cui era nota la nazionalità (1431)
Purtroppo, dall’analisi dei dati di lungo periodo si registra un aumento di feriti che viaggiavano su moto. Infatti dal 2002 ad oggi sono aumentai di circa il 44%. Nel 2007 le persone ferite che viaggiavano in moto sono stati 193. Mentre diminuiscono gli incidenti che vedono coinvolte autovetture dal 2002 ad oggi c’è circa un calo del 25%. Dato positivo se si considera l’aumento del parco macchine circolante negli ultimi anni.
Nel 2007 i feriti a bordo di auto (sia come conducenti che passeggeri) sono stati 1124.
COSTO SOCIALE.
I feriti e i decessi provocati dagli incidenti stradali procurano sofferenze difficilmente valutabili, tuttavia è possibile e opportuno stimare il costo sociale determinato dal danno economico subito dal singolo cittadino e dalla collettività. La valutazione per il 2007 calcolata secondo i criteri adottati in sede nazionale e a prezzi 2005 ammonta a circa 77 milioni di Euro. Nel 2004 il costo sociale era stato stimato intorno a 89.5 milioni di euro.

Mobilità intelligente e sostenibile contro gli incidenti
Quando non sono i guidatori a ridurre la velocità, il disegno delle strade può dare un grande aiuto nel rendere più sicura la città. Le opere infrastrutturali consistono proprio in questo: ridisegnare le intersezioni stradali, anche con rotatorie, con la realizzazione di elementi per la diminuzione della velocità dei veicoli (zone 30 km/h), interventi sui percorsi pedonali e ciclabili, la messa in sicurezza dei relativi attraversamenti e costanti interventi di miglioria sui semafori. Il Comune di Modena investe nell’ambito della sicurezza stradale consistenti risorse per analizzare e risolvere, anche in tempi brevi, le criticità individuate sul proprio territorio. Nell’area comunale sono presenti ben 125 km di percorsi ciclo-pedonali, con un incremento di circa il 25% della rete realizzata al 2004; 34.958 mq di aree pedonali prevelentemente localizzate in centro storico; 8,38 km lineari di strade “Zona 30” per favorire la riduzione della velocità dei veicoli in zone ad alta residenzialità. Le rotatorie realizzate dall’amministrazione comunale dal 2004 ad oggi sono state oltre 30. “La sicurezza stradale è certamente la priorità del nostro lavoro – afferma l’assessore alla Mobilità Daniele Sitta – che richiede un paziente e coerente lavoro sia rispetto alle infrastrutture per moderare la velocità e mettere in sicurezza l’utenza debole, sia per ciò che riguarda l’operazione di educazione al rispetto delle regole che la collettività si è data”.
Tra gli esempi di riqualificazione realizzati di recente l’asse Divisione Acqui-Indipendenza con la realizzazione delle rotatorie in corrispondenza dei principali incroci, con particolare attenzione agli attraversamenti ciclo-pedonali (accorciameno dell’attraversamento).

Altri esempi sono quelli di via Emilio Po dove sono stati inseriti moderatori di velocità alle intersezioni ed è stato realizzato un nuovo percorso ciclo-pedonale; analogo intervento di moderazione del traffico in via Tonini dove è stata creata una piattaforma rialzata in corrispondenza della fermata bus con attraversamento ciclo-pedonale, e un’intersezione rialzata in corrispondenza dell’itinerario pedonale con relativi attraversamenti.

I semafori e gli attraversamenti pedonali semaforizzati sono stati migliorati in diverse zone della città a forte frequentazione come viale Caduti in Guerra nel collegamento con il giardino ducale Estense o viale Amendola nel collegamento tra il Parco Amendola Nord e Sud. In quest’ambito – oltre al percorso ciclabile, già realizzato, che congiunge Modena e Baggiovara – tra i progetti futuri dell’amministrazione è prevista una pista ciclabile di collegamento tra il parco fluviale del Secchia, la frazione di Tre Olmi, via Barchetta e via D’Avia con contestuale realizzazione di interventi di moderazione della velocità in ambito urbano. Tra le piste ciclabili realizzate è d’obbligo citare quelle in viale Montecuccoli, via San Faustino e via Vignolese.

Parallelamente alle migliorie nelle infrastrutture si è cercato di incentivare la mobilità ciclabile rispettando la tradizione del territorio modenese, terra di appassionati della bicicletta. Il progetto “C’entro in bici” di noleggio gratuito di biciclette comunali nel 2004 aveva 80 mezzi a disposizione e registrava 550 iscritti, nel 2008 i mezzi sono diventati 224 e gli iscritti sono quasi quadruplicati, 2000 cittadini usufruiscono infatti del servizio.

Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009, è prevista la sotituzione di circa 800/1.000 rastrelliere con un nuovo modello di porta biciclette, più efficiente sotto il profilo della sicurezza (consente di legare il telaio e non solo la ruota) e dotato di facilità di rimozione/reinstallazione in caso di necessità.
Sempre nello stesso periodo, verranno installati a Modena i primi depositi protetti per biciclette in Italia, cioè delle strutture antieffrazione accessibili con chiave da parte di utenti iscritti al servizio. A seconda dell’esito della gara di appalto i depositi saranno 4 o 5 e saranno dislocati presso poli di servizi di enti pubblici e privati per salvaguardare meglio le biciclette utilizzate prioritariamente dai dipendenti.

Il Comune di Modena sta cercando di incentivare anche l’acquisto di veicoli elettrici attraverso l’erogazione di contributi. Tra il 2001 e il 2003 sono stati registrati 503 contributi e tra il 2004 il 2008 le richieste approvate sono salite a 2225, per una spesa complessiva di 700.000 euro. Nel 96% dei casi, si tratta di biciclette elettriche, acquistate da un vasto campione di utenti (anziani, lavoratori, donne, professionisti).