”Davanti alla procura antidoping mi sono preso le mie responsabilità. Prima del Tour ho sbagliato, ho assunto la sostanza che tutti sapete”. Così Riccardo Riccò, trovato positivo durante la corsa a tappe francese, ha confessato davanti al procuratore del Coni Ettore Torri di aver fatto uso dell’epo di ultima generazione.

”E’ stato un errore soltanto mio”, ha precisato il ciclista formiginese arrivato a Roma accompagnato dagli avvocati Alfredo Termanini e Alessandro Sivelli. “Anche per questo ho rifiutato di inoltrare la richiesta per le controanalisi. Il mio pensiero va anche alla squadra, perchè per colpa mia qualcuno può aver perso il lavoro. Penso anche ai miei compagni del team che, sempre per causa mia, hanno dovuto rinunciare a proseguire la loro avventura al Tour de France”. Riccò aggiunge un particolare: ”Al Tour mi hanno sottoposto a diversi controlli antidoping, ma solo in due di essi è venuta fuori la sostanza che avevo assunto. Sono venuto davanti alla procura antidoping per togliermi un peso, perché mi sento in colpa e in dovere di scusarmi anche nei confronti dei miei tifosi”.