Non è certo un segreto che non sia soddisfatto di come siano andate le cose nelle ultime cinque gare. In particolare, sono rimasto molto deluso dopo la serie Montreal-Magny-Cours-Silverstone: in ognuna di queste corse ho avuto la possibilità di vincere ma, per vari motivi, le cose non sono andate per il verso giusto e ho perso. Non mi sono mai lasciato prendere dalla tensione e non intendo iniziare a farlo ora: devo soltanto rimanere concentrato e continuare a spingere il più possibile, gara dopo gara. Questo è quello che ho fatto ogniqualvolta mi sono trovato in difficoltà.


Non è mai piacevole dover spiegare i motivi di una sconfitta, soprattutto per uno come me che ama così tanto vincere. La gara di Hockenheim è stato il momento più difficile della stagione. Ero molto frustrato e deluso per non essere mai riuscito a trovare il giusto bilanciamento della macchina ma ora siamo in una condizione migliore. Abbiamo fatto un test molto produttivo a Jerez, soprattutto nella seconda giornata. La squadra ha lavorato bene nello sviluppo della F2008 e sono fiducioso per l’Ungheria. E’ vero, la McLaren è migliorata molto nelle ultime due gare ma sappiamo che la situazione può cambiare molto rapidamente.
Ho vinto una volta in Ungheria e in due occasioni sono arrivato secondo. Due anni fa feci la pole ma poi la gara fu molto caotica a causa della pioggia e partire davanti non servì a nulla. Questo è uno dei circuito dove i sorpassi sono molto difficili quindi è basilare fare una buona qualifica il sabato.
E’ ancora presto per fare delle previsioni per il campionato, considerato che i primi tre della classifica sono racchiusi in sette punti: le posizioni possono cambiare in una sola gara. E’ inutile piangere sul latte versato: guardiamo avanti, alle otto gare che restano, e alla fine faremo in conti. Abbiamo superato la metà della stagione quindi diventa importante andare sempre a punti. A parte Hockenheim, sono sempre stato in condizione di vincere e spero che il successo arrivi presto.
Dopo Budapest ci sarà il tempo per una piccola pausa. Fa sempre piacere perché si possono ricaricare le batterie per il finale di stagione. Dopo i test di Jerez sono stato in Finlandia, dove mi sono goduto delle bellissime giornate in barca. Domani è il quarto anniversario del mio matrimonio con Jenni: sarò già in Ungheria, con la speranza di poter festeggiare una bella vittoria domenica.

Massa non vede l’ora di tornare a correre
Siamo alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria e, quindi, della possibilità di rifarci della delusione della gara di Hockenheim, dove la nostra prestazione non è stata all’altezza delle aspettative. Abbiamo sofferto molto in quel fine settimana, soprattutto in gara, ma dopo i quattro giorni di test a Jerez – lì sono stato impegnato nell’ultima giornata – penso che abbiamo capito quali siano stati i problemi incontrati in Germania, anche se preferisco non entrare troppo nei dettagli. Diciamo che sono piuttosto fiducioso che riusciremo a vedere una prestazione ben diversa dalla F2008 nelle prossime gare. Naturalmente il Gran Premio di Germania è stato deludente ma almeno siamo riusciti a raccogliere dei punti e, guardando al campionato, questo è molto importante in quanto la situazione al vertice rimane molto aperta. Certo, sarebbe stato meglio essere davanti piuttosto che quattro punti indietro ma sono sicuro che le prossime gare andranno bene per noi.
A Jerez abbiamo anche lavorato su alcuni sviluppi della macchina, il che significa che, anche se ci siamo concentrati principalmente sull’analisi di quanto non era andato bene in Germania, abbiamo fatto anche dei passi avanti. Abbiamo lavorato molto sull’assetto, anche per corse come quella di Singapore, dove troveremo temperature inferiori alla media visto che si correrà di notte. Siamo partiti da Jerez con tantissimi dati, utili sia a breve che a lungo termine.
Come quello di Monte Carlo, anche il tracciato dell’Hungaroring richiede il massimo carico aerodinamico e vengono utilizzate le gomme Bridgestone soft e supersoft: in questa configurazione siamo andati molto bene nel Gran Premio di Monaco, dove eravamo molto competitivi. Questa è un’altra ragione per essere fiduciosi. Anche se preferisco i circuiti veloci, mi piace la pista di Budapest: non sono mai salito sul podio ma sono sempre andato forte.
In questi giorni mi sono riposato a casa a Monaco, a parte il giorno di test a Jerez e un altro passato al simulatore al Centro Ricerche FIAT, dove abbiamo lavorato in vista di Valencia, in cui si correrà a fine agosto. Conoscere una nuova pista, in particolare le curve, è sempre un’esperienza interessante e devo dire che il tracciato sembra molto impegnativo. Ci sono tante frenate importanti e cambi di direzione nelle curve lente e anche dei rettilinei molto veloci. Penso che sarà una corsa interessante ed è stato sicuramente utile fare alcuni giri al simulatore: può essere d’aiuto, almeno per avere un’idea di massima di quello che ci troveremo ad affrontare il venerdì mattina nella prima giornata di prove libere. Non uso il simulatore molto spesso anche se qualche volta lavoro insieme ai tecnici nel suo sviluppo: di solito, sono impegnati al CRF Marc Gené e Andrea Bertolini, che danno un grande aiuto alla squadra.
Prima di Valencia c’è però Budapest: con l’esperienza accumulata a Jerez, non vedo l’ora di tornare a correre.