Buono lo stato di salute delle acque di balneazione. Le preoccupazioni arrivano dai fiumi: su 6 foci monitorate, 2 risultano inquinate e 3 leggermente inquinate.

E’ questo il responso delle analisi di Goletta Verde, la campagna estiva di Legambiente, realizzata con il contributo di Vodafone Italia e Italgest Mare, e la collaborazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che quest’anno assegna la bandiera nera alle amministrazioni comunali di Cervia, Comacchio e Ravenna per speculazione edilizia e consumo di suolo.

I dati dei prelievi sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa al Ravenna Yacht Club, presso il molo Dalmazia a Marina di Ravenna, alla presenza di Massimo Serafini, segreteria nazionale di Legambiente; Elisabetta Galgani, portavoce di Goletta Verde; Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Emilia Romagna e Giacinto De Renzi, coordinatore provinciale Legambiente Ravenna.
Dodici i punti campionati per le province di Ravenna, Ferrara e Forlì – Cesena, comprese le foci dei fiumi Savio, Lamone, Reno, Canale, Rubicone e Uniti.
Tutte entro i limiti di legge le acque di balneazione in provincia di Ravenna, che fa registrare però segnali di sofferenza alle foci dei fiumi Uniti e Lamone, leggermente inquinate e alla foce del fiume Reno risultato inquinato.
Inquinata anche la foce del fiume Rubicone, nella provincia di Forlì – Cesena, che fa registrare invece un buon risultato a Cesenatico.
Situazione simile in provincia di Ferrara: positivo lo stato di balneazione delle acque di Comacchio, ma leggermente inquinata la foce del fiume Reno.

Le analisi di Goletta Verde sono un’istantanea dello stato di salute del mare e quindi frutto di un campionamento puntuale che, lungi dal voler sostituire le analisi complete ed ufficiali degli enti preposti, intendono essere campanello d’allarme per situazioni critiche che necessitano maggiori controlli.
“Le analisi di Goletta Verde – commenta Massimo Serafini, della segreteria nazionale di Legambiente – confermano che le acque di balneazione vivono di buona salute, ma siamo ben lontani dal ritenere soddisfacente l’operato di molte amministrazioni comunali. Da una parte il chiaro segnale d’allarme alle foci dei fiumi, dall’altra la preoccupazione per la dilagante occupazione del suolo pubblico, non certo per fini turisti sostenibili, ma troppo spesso con scopi meramente speculativi, mostrano chiaramente che per molti comuni è necessario un immediato cambio di direzione”.
Per questo Goletta Verde, non solo campagna di monitoraggio delle acque di balneazione, come ogni anno fa un plauso alle buone pratiche a tutela del territorio, come il controllo del ciclo dei rifiuti operato dal servizio ambientale di Legambiente Ravenna, ma continua la sua costante denuncia contro tutte le attività insostenibili da un punto di vista ambientale. E in occasione della tappa romagnola quest’anno assegna la bandiera nera alle amministrazioni comunali di Cervia, Comacchio e Ravenna, che con sciagurate politiche di speculazione edilizia e consumo di suolo stanno contribuendo a degradare un patrimonio ad altissimo valore ambientale.
“Mentre la promozione turistica di queste aree – dichiara Elisabetta Galgani, portavoce di Goletta Verde – cerca giustamente di valorizzare il patrimonio naturale e paesaggistico esistente, per incontrare le nuove tendenze turistiche italiane ed estere di qualità, che rifuggono dalla cementificazione del suolo, dalla congestione e dalla confusione, si continua a costruire ai margini delle aree naturali, a ridosso delle ultime dune rimaste e delle aree demaniali. Nei tre comuni costieri del Parco del Delta del Po, secondo gli ultimi dati disponibili, sono ben 958 seconde case ogni chilometro lineare di costa”.
“Nello specifico – aggiunge Giacinto De Renzi, coordinatore provinciale Legambiente – Ravenna ha visto azioni di “fiancheggiamento” dell’occupazione abusiva di porzioni di arenile e il rifiuto sostanziale di ammettere le scelte sbagliate sull’uso della spiaggia con i gravi problemi di degrado e di sicurezza che ne sono seguiti a Marina di Ravenna. Mentre Cervia, vede addirittura autorevoli esponenti della giunta comunale spingersi a giudicare positivamente ulteriori incrementi delle residenze temporanee esistenti, cui segue anche l’alienazione di terreni pubblici dei quali appare scontato la destinazione. Situazione critica anche a Comacchio, dove la gestione urbanistica è addirittura di difficile definizione”.

In occasione della tappa ravennate, inoltre, Goletta Verde 2008 ha assegnato il premio “Amico del Mare” a Ivo Ricci Maccarini, per essersi distinto in termini di tutela ambientale: nel 1971 dà vita al primo assessorato all’ambiente di una istituzione locale italiana e si è dedicato alla lotta contro l’inquinamento delle distillerie e degli zuccherifici delle province di Ravenna e Forlì. Nel 1973 impose il primo depuratore all’interno del petrolchimico ANIC di Ravenna. Si deve a lui anche la prima rete di rilevamento dell’inquinamento atmosferico in Italia, nella zona industriale di Ravenna. E’ artefice, inoltre, delle iniziative che portarono al finanziamento dei primi depuratori delle acque civili e industriali italiane. Da lui è partita anche la battaglia per avere dal parlamento italiano, l’approvazione della legge sulla limitazione del fosforo nei detersivi di uso domestico e industriale.
I tecnici del laboratorio mobile di Goletta Verde oltre ad analizzare i parametri previsti dalla normativa in vigore, il Dpr 470/82, misurano gli Escherichia Coli, batteri che vivono esclusivamente nell’intestino umano che danno una dimensione molto precisa del carico antropico e che sono il nuovo parametro di riferimento della direttiva europea 2006/7/CE.