L’assessore regionale alla Scuola Paola Manzini esprime un giudizio positivo all’assegnazione aggiuntiva di 523 insegnanti alle scuole dell’Emilia-Romagna, ma rimane forte il dissenso sui recenti
provvedimenti del Governo.


“Questa mattina ho scritto al ministro Gelmini e le ho manifestato le preoccupazioni e le critiche degli enti locali emiliano-romagnoli per le
anticipazioni relative ai tagli di risorse, personale docente e Ata e per i contenuti del decreto legge n. 137 che porta il tempo scuola settimanale a ventiquattro ore e reintroduce il maestro unico – dice l’assessore Manzini – Auspico di avere nel ministro, pur nelle differenti posizioni, un’interlocutrice capace di mantenere vivo lo
spirito di collaborazione e confronto interistituzionale nell’interesse del sistema scolastico”.

“Sul fronte degli organici – continua – mi sento invece di esprimere un giudizio positivo. In questa fase di grande preoccupazione per il futuro
prossimo della scuola italiana e regionale, l’assegnazione aggiuntiva di organico all’Emilia-Romagna conferma e riconosce la veridicità delle
esigenze manifestate da tempo dal territorio, che nascono in primo luogo dall’aumento costante degli iscritti, ma anche dalla volontà di mantenere alta la qualità della scuola emiliano-romagnola, in
particolare per quanto attiene al tema dell’integrazione scolastica degli alunni disabili e al positivo inserimento degli studenti stranieri”.

“A fronte delle carenze di organico rilevate in questi mesi dalle organizzazioni sindacali, dalla Regione e dagli Enti locali – spiega Manzini – va riconosciuto all’amministrazione scolastica regionale di aver svolto un’azione puntuale di ricognizione dei fabbisogni che, accompagnata
dal continuo impegno degli amministratori locali, sta evidentemente alla base della recente decisione. Va sottolineato che i 523 docenti
aggiuntivi, se pur rispondenti alle richieste per l’a.s. 2008-2009, sono tuttavia nell’organico di fatto; l’assegnazione riguarda quindi docenti
che saranno incaricati per questa sola annualità, mentre gli alunni ci saranno, in misura crescente, anche l’anno prossimo”.

“I docenti, le famiglie e gli studenti sono ora in grado di affrontare l’anno scolastico appena avviato con maggiore tranquillità e spero che per
il prossimo anno sia possibile confermare e migliorare le attuali condizioni, anche alla luce dei recenti provvedimenti del governo. Su questo – conclude l’assessore Manzini – rimane fermo il nostro dissenso, e spero che Governo e Parlamento tengano conto, nel corso dell’iter di
conversione in legge del decreto 137, delle numerose critiche degli enti locali, del mondo della scuola e della protesta crescente nel Paese contro misure che avranno conseguenze gravi sulle famiglie e sulla scuola primaria”.