L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia organizza un convegno internazionale dedicato alla mediazione con bambini, adolescenti e giovani adulti. Saranno messi a confronto esperienze e risposte delle istituzioni pubbliche di diversi Paesi europei alle crescenti richieste di inclusione e cittadinanza. Attesi a Modena alla facoltà di Lettere e Filosofia, promotrice dell’incontro, i massimi esperti del settore.

In un periodo che si annuncia di forti cambiamenti e tensioni per quanto concerne la scuola italiana, alle prese anche col problema di una sempre più massiccia presenza di scolari e alunni di origine extracomunitaria, che inevitabilmente pone e propone la presa in carico da parte delle istituzioni scolastiche, e non, di problematiche sociali e culturali nuove per una realtà come quella italiana che solo in anni recenti si è trovata ad affrontare fenomeni come l’immigrazione, la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia si è fatta promotrice di un convengo internazionale dal titolo “Pratiche di mediazione con bambini, adolescenti e giovani adulti: scenari di partecipazione sociale”, che vuole avviare un confronto con le esperienze e le risposte fornite da altri Paesi, dove il fenomeno è più consolidato.

L’appuntamento, che si terrà a Modena presso l’Aula Magna della facoltà di Lettere e Filosofia (largo S.Eufemia, 19), porterà in città studiosi ed esperi di tutto il mondo che analizzeranno i processi di socializzazione dei bambini e dei ragazzi, comunitari e non, dall’età dell’infanzia fino all’adolescenza, allargando lo sguardo anche agli aspetti problematici posti dalla condizione di precarietà nel lavoro di tanti giovani.

Da diversi anni – spiega il prof. Vittorio Iervese dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – le pratiche di mediazione sono diventate delle forme di intervento necessarie per facilitare la comunicazione in contesti quali la scuola, i servizi sanitari, i tribunali, il mercato del lavoro, ecc. sempre più sensibili e predisposti ai conflitti. La mediazione, inoltre, è diventata uno strumento sempre più importante per consentire l’accesso ai servizi fondamentali. In particolare, molti di questi interventi sono stati sperimentati e messi a punto in sistemi frequentati da bambini e adolescenti. A partire da queste premesse, questo convegno riunisce studiosi di diverse discipline e provenienze per affrontare da diverse prospettive gli aspetti problematici e le opportunità che le esperienze di mediazione propongono”.

L’incontro di giovedì 25 settembre, che inizierà alle ore 14.30, sarà aperto e coordinato dal Preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Claudio Baraldi. A seguire interverranno illustri docenti stranieri quali: il prof. Jean Pierre Bonafè Schmitt dell’Università Lumiere di Lione, che affronterà il tema della “Mediazione tra pari, comunità e processi di socializzazione”; il prof. Alan Prout dell’Università di Warwick (Inghilterra), che analizzerà “La partecipazione dei bambini e la teoria dei mutui incentivi: motivazione, risorse, mobilitazione e dinamiche”; il prof. Ian Huctchby dell’Università di Leicester (Inghilterra), che si soffermerà sul tema “L’interazione con i bambini”; i proff. Vittorio Iervese ed Elisa Rossi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia che evidenzieranno come “Promuovere la partecipazione e mediare conflitti con i bambini e adolescenti”.
Il convegno, che proseguirà anche nella giornata di venerdì 26 settembre a partire dalle ore 9.15, sotto il coordinamento del prof. Guido Maggioni dell’Università di Urbino, porterà a Modena anche altri noti esperti italiani in materia di mediazione culturale: la dott.ssa Alessandra Vincenti dell’Università di Urbino parlerà delle “Pratiche di mediazione per adolescenti e giovani nella società dei lavori”; la prof.ssa Maria Luisa Bianco dell’Università del Piemonte Orientale metterà in luce l’ “Essere giovani nella società della precarietà del lavoro”; i dott. Roberto Cammarata e Roberta Bosisio dell’Università di Milano affronteranno il tema dei “Minori immigrati soli: percorsi e pratiche di mediazione culturale”; il dott. Moshen Mouelhi prenderà in esame l’importante aspetto degli “Interpreti e mediatori culturali presso i tribunali: l’approdo dei falliti?’; la prof.ssa Chiara Scivoletto dell’Università di Parma illustrerà la situazione de “La mediazione penale nella giustizia minorile” ed il prof. Giuseppe Mosconi dell’Università di Padova interverrà su “Quali prospettive per la giustizia riparativa?’
L’incontro, che proseguirà nel pomeriggio dalle ore 14.30, introdotto e coordinato dalla prof.ssa Anna Rosa Favretto dell’Università del Piemonte Orientale, riprenderà col prof. Ennio Pattarin dell’Università Politecnica delle Marche che toccherà il tema del “Mediare culturalmente nella frammentazione sociale”, con la dott. ssa Graziella Favaro del Centro COME di Milano che illustrerà le “Parole a più voci nella scuola”, con la prof. ssa Stefania Fucci dell’Università Piemonte Orientale che discuterà de “La mediazione nei conflitti tra pari in adolescenza”. Concluderà il convegno il prof. Vincenzo Cicchelli dell’Università La Sorbonne di Parigi che affronterà le “Forme di mediazione nel passaggio all’età adulta”.

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