A Modena ultima settimana di apertura della mostra su “Naturalismo nella pittura italiana tra ‘800 e ‘900” che ripropone attraverso oltre 200 opere dei maggiori artisti del periodo una originale rilettura del fermenti culturali ed artistici nati in Italia a cavallo tra il XIX e XX secolo. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 12 ottobre 2008. In poco più di una ventina di giorni si sono affollate tra le sue sale oltre 6.000 visitatori. Notevoli anche i contributi didattici che si sono voluti legare a questa manifestazione.


Ultimi giorni di visita per la mostra allestita presso lo spazio espositivo dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia al Foro Boario di Modena (via Bono da Nonantola, angolo via Berengario), su “Naturalismo nella pittura italiana tra ‘800 e ‘900”, che resterà aperta fino al 12 ottobre.



La mostra attraverso una nutrita selezione di oltre 200 opere dei maggiori pittori del periodo offre una lettura dei tanti fermenti culturali che in quegli anni andarono ad arricchire la vita e la scena artistica italiana, recuperandone il contributo originale arrecato allo sviluppo della pittura in Italia e restituendo ai suoi protagonisti quello spazio nel panorama pittorico che, ingiustamente, è stato loro sottratto dalle correnti artistiche che si sono sviluppate oltralpe.



Realizzata col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, di Confindustria Modena e di numerosi altri soggetti e imprese privati e che gode del patrocinio del Ministero Beni e Attività Culturali, della Provincia e del Comune di Modena, oltre ad un particolare apprezzamento espresso dal Capo dello Stato, nei primi 20 giorni di apertura ha registrato un inatteso afflusso di visitatori, che hanno dimostrato di apprezzare molto i 4 percorsi espositivi proposti dalla curatrice, la prof. ssa Elena Corradini, docente di Museologia e Critica Artistica e del Restauro nell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.



Complessivamente si sono contati oltre 6.000 visitatori, molti dei quali provenienti da altre città italiane.



L’iniziativa, organizzata dall’Ateneo, si caratterizza per una più specifica attività educativa, riservata in particolare agli alunni della scuola d’infanzia, delle scuole elementari e delle scuole medie inferiori e superiori, prevedendo percorsi di visita differenziati per i diversi ordini e gradi attraverso attività che stimolino interesse e curiosità per le rappresentazioni del paesaggio ed i suoi colori, in modo che i ragazzi procedano alla elaborazione di elaborati grafici



“La mostra – precisa la prof. ssa Elena Corradini – è attualmente oggetto anche di una approfondita attività formativa che coinvolge gli studenti del corso da me tenuto di Museologia della laurea magistrale in Lingue per la promozione di attività culturali della facoltà di Lettere e Filosofia, che prevede che le raffigurazioni del paesaggio esposte in mostra e i contenuti di riflessione legati soprattutto ai temi della valorizzazione del paesaggio stesso siano parte integrante del corso stesso, in particolare in riferimento all’attività che viene svolta in questo settore dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia di Modena e da quella di Reggio Emilia”.



Strumento operativo e di riferimento sarà, una volta che la mostra sarà terminata, l’esauriente sito web che è stata realizzato e che è consultabile all’indirizzo www.naturalismoitaliano800.it



La mostra si suddivide in due sezioni: una dedicata alle raffigurazioni di paesaggi en plein air e una riservata alla campagna romana. Ciascuna sezione è suddivisa in quattro percorsi: un primo percorso dedicato al paesaggio naturale, spettacolare e scenografico; un secondo percorso è stato riservato a vedute di paesaggio, nelle quali l’intervento dell’uomo è visibile in particolare attraverso l’inserimento di edifici o di altre strutture architettoniche che acquistano il valore di testimonianza storico-culturale; un terzo percorso è stato riservato al paesaggio animato da personaggi variamente raffigurati in differenti ambientazioni all’aperto; in un quarto e ultimo percorso sono state raggruppate le raffigurazioni del lavoro dell’uomo esercitato a contatto con un mondo naturale da cui sembrava lontano il fenomeno dell’industrializzazione che si stava diffondendo in maniera sempre più vasta.



L’ingresso è libero e sarà possibile effettuare visite guidate prenotando al n. 059 2056527 o 2057132. La mostra è aperta nei seguenti orari:

– da lunedì a giovedì dalle 10.00 alle 19.00

– da venerdì a domenica dalle 10.00 alle 21.00.