«Donna al servizio dell’impresa, della cultura e delle istituzioni, si distingue per la preparazione professionale, culturale, scientifica, e per la personalità dinamica e versatile. Nonostante i suoi impegni riesce a coniugare con straordinaria capacità il rigore intellettuale con il suo straordinario e ammirevole impegno nel volontariato sociale e nella cultura». Le motivazioni che, domenica 5 settembre, hanno accompagnato il conferimento del preziosissimo riconoscimento alla modenese Isabella Pini, sono lette direttamente dal presidente di giuria, la fine letterata nonché principessa Giovanna Colonna di Stigliano.


Premiata nella sezione Manager & Impresa, edizione quinta del premio internazionale “Donna dell’anno”, patrocinato dalla Chambre Europeenne Experts, dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dalla Città di Lugano e da altre 34 istituzioni europee, e calato all’interno dei festeggiamenti del mese della cultura di Lugano. L’emozione, nella sala B del Palazzo dei Congressi, si taglia a fette: amici e parenti al momento della proclamazione erompono in un fragoroso applauso, e a qualcuno scappa persino una lacrima.

«Donna Isabella – come la definisce Valerio Giovanni Ruberto, presidente di Universum Switzerland, l’associazione internazionale che ha creato il Premio – è una donna coraggiosa, d’animo incommensurabile. Da Modena mi informano che si è prodigata per aiutare tante persone, tanti giovani e tante famiglie… una donna maiuscola, siatene fieri».

In splendida compagnia se si pensa alle altre donne gratificate nelle rispettive sezioni: “Giovani” la promessa dello sci elevetico Laura Gut; “Impegno sociale e solidarietà” Lucia Mocci; “Sport” la nuotatrice svizzera fresca di Olimpiadi Flavia Rigamonti; “Teatro” la poliedrica Daniela Musini; “Danza” la bravissima Simona Atzori, eccellente ballerina senza gli arti superiori; “Musica” il tenore Giuliana Castellani; “Premio alla Carriera” all’inesauribile Nina Kauchtschischwili, docente di Lingua e Letteratura russa. Donne speciali, capaci di fare della loro vita una piccola opera d’arte.