Si è costituito nei giorni scorsi a Bologna il CIO (Collegio Italiano Odontotecnici) regionale dell’Emilia Romagna all’ interno di FederBiomedica-Confesercenti. All’iniziativa hanno partecipato i vertici nazionali del Cio: il presidente Alberto Battistelli, il vice presidente Giovanni Bignardi e il direttore generale Claudio Vittoni.

L’incontro è stato seguito da oltre 120 odontotecnici di tutta la regione. A Bologna ci sono oltre 400 laboratori odontotecnici, in Emilia Romagna circa un migliaio. L’incontro è stato coordinato da Cesare Gargi, responsabile regionale del Cio per l’Emilia Romagna.
Presenti anche Stefano Bollettinari (segretario regionale Confesercenti), Loreno Rossi (segretario provinciale Confesercenti Bologna), e Lino Busà responsabile nazionale FederBiomedica-Confesercenti.
Il presidente nazionale del Cio Alberto Battistelli ha fatto il punto della situazione.

«È da 80 anni che gli odontotecnici sono ignorati dallo Stato — ha ricordato Battistelli — e la situazione è peggiorata negli ultimi 15 anni. A complicare le cose è arrivato nel 2001 la riforma del Titolo V della Costituzione che, mettendo nelle mani della conferenza Stato-Regioni ogni scelta in fatto di federalismo ha, in pratica, bloccato ogni cosa. Vista l’inattività delle organizzazioni sindacali, il 4 febbraio scorso con alcuni amici abbiamo creato il Cio. Abbiamo scelto il nome di collegio e non di sindacato perché vogliamo che le decisioni le prendano direttamente gli iscritti, senza deleghe ad alcuno. La nostra associazione si è collocata subito all’interno di una grande organizzazione com’è la Confesercenti».

Il riconoscimento del profilo professionale è il tema che oggi gli odontotecnici sentono di più. «Una volta l’odontotecnico era la persona al banchetto che costruiva le protesi — ha affermato Battistelli — oggi ci sono diverse figure professionali di odontotecnico che svolgono non solo lavoro manuale, ma anche lavoro intellettuale. Per essere più visibili queste figure hanno bisogno che ufficialmente si riconosca all’odontotecnico la possibilità di poter operare nella bocca del paziente con il solo scopo di individualizzare il lavoro protesico senza mai sconfinare nella diagnosi o terapia che spetta al medico. E su questo ci stiamo battendo da quando è nato il Cio».

Oggi c’è un laboratorio di odontotecnico su ogni due potenziali clienti dentisti. «In più c’è la concorrenza degli abusivi — ha riferito Battistelli — e il ricorso di tanti italiani agli studi dentistici dei paesi europei dell’Est dove fanno prezzi più bassi ma senza le garanzie che può offrire il team odontoiatra – odontotecnico italiano, per la vicinanza e la qualità e le garanzie che all’ est non potranno mai avere, ha messo in crisi i laboratori italiani.
Se le protesi costano così tanto è perché solo il 25% di popolazione va dal dentista e perché non c’e’ chiarezza nel sistema. Per crescere, quindi, dobbiamo far conoscere il nostro lavoro ed essere riconosciuti come professione sanitaria in modo inequivocabile, visto il ruolo centrale che ricopriamo a sostegno e garanzia della salute pubblica. Per questo nel 2008 è nato Odontotecnicamadeinitaly, un movimento di difesa della protesi italiana, con cui vogliamo far conoscere in tutto il mondo le ottime capacità dei nostri odontotecnici. In pratica, dobbiamo aprire i nostri laboratori ai pazienti. Devono vedere come lavoriamo e perché sotto certe cifre non ci possono essere garanzie sul loro investimento sulla propria salute. Pubblicizzare la nostra attività trasformando i laboratori in “punti di incontro e informazione”, c’è bisogno di trasparenza!. Solo così potremo contare di più. In definitiva, il Cio-Confesercenti si batte per ottenere un profilo professionale chiaro e preciso dell’odontotecnico in area sanitaria, una fatturazione separata (il paziente deve sapere quanto costa il lavoro del dentista e quanto quello dell’odontotecnico) e, infine, un nuovo rapporto con le associazione dei consumatori e con le assicurazioni».

«Siamo molto soddisfatti — ha sottolineato Stefano Bollettinari, segretario regionale Confesercenti — per l’entrata nel sistema Confesercenti di questa nuova associazione di professionisti. La Confesercenti regionale e le Confesercenti territoriali metteranno a disposizione dei nuovi iscritti tutti i servizi utili a migliorare e innovare la propria professione. In modo da soddisfare le aspettative di quanti hanno aderito al Cio ».