Andare in aeroporto anche per ammirare un’opera d’arte. Succede al Marconi di Bologna che, primo in Italia a trasformarsi in museo, ospiterà fino a gennaio il dipinto ‘L’abbondanza e la felicitaà’ di Annibale Carracci.


Sull’esempio dello scalo di Schipol, a sud di Amsterdam, dove fino al 2010 sono esposte alcune tele del Rijksmuseum, quello bolognese ha lanciato una vera e propria ‘staffetta’ artistica ispirata alle eccellenze della pittura emiliana.
Dopo il quadro di Carracci, infatti, nella sala Business lounge del Marconi, passeggeri e appassionati potranno ammirare altre opere di pittori locali che si alterneranno fino a giugno.

Ad aprire la rassegna è l’olio su tela di Carracci che, realizzato per il cardinal Farnese, è stato ritrovato di recente e messo a disposizione dalla galleria Fondantico di Bologna. Dell’opera esistono due disegni preparatori, uno conservato nel castello di Windsor e l’altro di un collezionista privato statunitense.
A gennaio il quadro lascerà il posto alle opere dei Gandolfi, famiglia di pittori bolognesi vissuti nel Settecento e considerati la risposta emiliana al contemporaneo Tiepolo. Saranno esposti il ‘Trionfo di Venere’, ‘Diana e Callisto’, ‘Sansone e Dalida’ e ‘Amorino dormiente’.

A marzo il filo conduttore delle opere esposte sarà la natura morta; ad aprile il ritratto mentre a maggio ‘omaggio al paesaggio’.