Il Festival biennale dell’Architettura, dedicato al Pubblico paesaggio con particolare attenzione all’evoluzione della Via Emilia, per l’anno 2008 propone, tra ottobre e novembre, dodici esposizioni, disposte in tre città – Reggio, Parma e Modena – che racconteranno i progetti, le architetture, le storie e i percorsi portati avanti in questi due anni.

Da domani 18 ottobre (inaugurazione alle ore 18 nei Chiostri di San Domenico) al 9 novembre, Reggio Emilia ospiterà una serie di esposizioni ed eventi di rilievo nazionale in tema di architettura del paesaggio e urbanistica, realizzati con la direzione dell’architetto Carlo Quintelli, promossi con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia e dell’Università di Parma.

“Questa esperienza di studio biennale – ha detto il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, in occasione della recente presentazione alla stampa – ci consente di ragionare in termini di area vasta, ovvero di inserire Reggio con Parma e Modena in un contesto sinergico indispensabile per compiere valutazioni e scelte per il nostro futuro. Ciò vale più che mai per il tema dei trasporti. Le nostre esperienze locali potranno essere confrontate, inoltre, con esperti di straordinario rilievo internazionale come l’urbanista Jaime Lerner, già sindaco di Curitiba, la città verde del Brasile, che sarà in Reggio nella giornata di sabato 18”.

“Tra gli eventi in programma quest’anno – ha detto, nella stessa occasione, l’assessore comunale all’Urbanistica, Ugo Ferrari – anche un’esposizione dedicata ai progetti di riqualificazione delle Ville cittadine elaborati dai giovani professionisti reggiani negli spazi di km129, in piazza Prampolini. Il tema del paesaggio pubblico urbano, indagato anche attraverso le immagini, è un elemento di grande stimolo per la lettura del territorio, nei suoi aspetti micro e macro, dalle ville cittadine al grande asse della via Emilia, luogo per noi di identità e connessioni strategiche”.

“La presenza in città di una figura come Lerner – ha aggiunto l’assessore alla Mobilità, Paolo Gandolfi – dona ulteriore prestigio a questa rassegna. Ospitato nell’ambito di ‘Visioni di città’, è praticamente un nobel dell’urbanistica. Lerner è l’unico, dopo il barone Haussman, ad aver impresso una cifra unitaria e un’unica lettura urbanistica di una città, soprattutto in materia di trasporti. Sarà per noi di grande interesse ascoltare le sue idee”.

Reggio ospiterà figure di straordinario rilievo dell’architettura come Riccardo Porro, Paolo Portoghesi, Guido Caenlla e Luciano Semerani. E ha ricordato l’importanza interattiva e documentale della mostra sulla via Emilia “in un clima di scambi virtuosi tra città vicine”.
Tra le esposizioni in programma nella cornice dei Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia:
la storia del progetto e della costruzione delle Scuole d’Arte a Cuba verrà ricostruita, in un arco cronologico che va dalla rivoluzione ad oggi, attraverso la mostra GARATTI-GOTTARDI-PORRO.
Dal paesaggio del Country Club alle scuole nazionali d’arte della Avana, una ricerca monografica, a cura di Davide Guido, Claudio Pavesi e Patricia Baroni, dedicata all’opera dei tre architetti.
CITTÁ E LUCE. Fenomenologia del paesaggio illuminato, mostra a cura di Francesca Zanella, Ilaria Bignotti, Michele Guerra e Marco Scotti, affronterà invece, attraverso l’interazione tra cinque sequenze video e l’installazione dell’artista Carlo Bernardini, le problematiche che riguardano l’immagine e il progetto della città illuminata.

ECOTOWN. Marcello D’Olivo e le immagini di un’altra città possibile, a cura di Giovanni Luca Ferreri, porta in mostra i disegni originali dell’architetto friulano, studiando il caso di un progetto per il territorio tra Padova, Mestre e Treviso come possibile proposta alternativa ai problemi dell’urbanistica contemporanea, mentre l’esposizione GEO(FOTO)GRAFIA DEL PAESAGGIO. Prove di s/ri/composizione del paesaggio tra Parma, Reggio Emilia e Modena, suddivisa sia come ricerca che come sedi espositive lungo le tre città emiliane, presenta un lavoro fotografico di perlustrazione a campione nel territorio, in una collaborazione tra architetti e fotografi con l’obiettivo di dimostrare come le due arti possano integrarsi nell’interpretazione del paesaggio.
Allestita nel centro della città e lungo il tracciato della via consolare, presso Porta Santo Stefano, la mostra HABITARE LA VIA EMILIA. Presenze e luoghi di rifondazione insediativa, a cura di Carlo Quintelli, presenterà la ricerca sul tema di questa strada storica, sottolineandone l’identità e il valore di monumento e di luogo-sequenza capace di coinvolgere architetture, segni, soggetti.
Per quanto riguardo gli eventi live del Festival, il calendario di Reggio Emilia si apre con due conferenze del ciclo “Visioni di città”: sabato 18 ottobre l’architetto e urbanista Jaime Lerner (ore 9.30 all’Auditorium del Centro Malaguzzi) interverrà sull’esperienza di “Curitiba”, ‘capitale’ ecologica del Brasile e città con più aree verdi al mondo, mentre sabato 25 ottobre lo scrittore israeliano Abraham Yehoshua parlerà di “Storie di città: la mia Gerusalemme” (ore 17 al teatro Cavallerizza).

A seguire, venerdì 7 novembre (ore 21, aula magna dell’Università di Reggio), il pubblico potrà incontrare uno dei protagonisti della scena europea contemporanea, l’architetto Volkwin Marg, autore con lo studio GMP Architekten di importanti progetti internazionali.
Tre maestri dell’architettura italiana si incontreranno quindi venerdì 7 novembre al Teatro Valli: Guido Canella, Paolo Portoghesi e Luciano Semerani saranno ospiti del Festival per parlare del Paesaggio della forma architettonica.
Queste giornate saranno inoltre un’occasione per approfondire le ricerche del Festival ed incontrarne i protagonisti: gli appuntamenti con gli architetti Vittorio Garatti, Roberto Gottardi e Ricardo Porro chiuderanno la giornata di giovedì 6 Novembre, e sempre sul tema delle Scuole d’Arte dell’Avana si terranno tavole rotonde e incontri per approfondire i diversi aspetti di questa lunga storia progettuale, mentre a margine della mostra Città e Luce la conferenza della storica dell’arte Jacqueline Ceresoli e l’incontro con l’artista Carlo Bernardini approfondiranno alcuni aspetti di questa ampia ricerca.

Non mancherà inoltre un momento di incontri e dibattiti tra i curatori della mostra Ecotown e Isabella Reale, direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Udine, sull’opera di Marcello D’Olivo.
Tra le iniziative collaterali in programma a Reggio, la mostra dedicata ai “Progetti di riqualificazione delle frazioni” (dal 25 ottobre al 16 novembre, Spazio Km129) con cui giovani architetti e progettisti reggiani hanno immaginato le linee di recupero e sviluppo delle ville cittadine e l’esposizione “We have a dream” (fino al 16 novembre, Spazio Gerra) dedicata al realismo visionario.