L’onorevole Manuela Ghizzoni interviene sui dati diffusi dal Sunia sui prezzi degli affitti per gli studenti fuori sede. “I giovani non sono una
priorità del governo Berlusconi”.


Destano preoccupazione i dati, diffusi dal Sunia e pubblicati dalla stampa, sui prezzi intollerabili raggiunti dai posti letto e dalle camere in affitto per gli studenti universitari fuori sede. Tenuto conto che Modena non raggiunge ancora i livelli di città come Bologna, Roma e Milano, è pur
vero che anche nella nostra città si va dai 300 euro per un posto letto ai 600 euro per una stanza. E’ un problema annoso, che però non pare
preoccupare l’attuale governo che tutto taglia – insegnanti, scuole, fondi per il diritto allo studio – tranne le spese per gli studenti e le famiglie. Sia nella manovra estiva sia nella finanziaria 2009 – attualmente all’esame della Camera – non c’è la minima traccia di provvedimenti che possano in qualche modo alleviare il peso dell’affitto
per gli studenti fuori sede. E’ esattamente il contrario! Ad esempio, il diritto allo studio subisce un taglio di ben 65 milioni di euro su 152
previsti (cioè il 26% rispetto al bilancio 2008, l’ultimo approvato dal Governo Prodi), di cui 40 sottratti al fondo per la concessione di
prestiti d’onore e l’erogazione delle borse di studio e 12 proprio per gli alloggi e le residenze universitarie. Purtroppo la musica non cambia per
il fondo destinato al sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti: 9 milioni 700 mila euro in meno. In sintesi: le risorse
per il diritto allo studio e gli alloggi universitari messe a disposizione dell’ultima finanziaria Prodi sono state tutte pesantemente decurtate
dall’attuale Esecutivo, con conseguenze gravi per gli studenti e in particolare per quelli “meritevoli e privi di mezzi”, che la Costituzione
tutela specificatamente (Le risorse per i collegi universitari come il collegio San Carlo sono passate in un anno da 26 milioni 800 mila euro a
poco più di 18 milioni, con un taglio di 8 milioni 700 mila euro). Ma in questi mesi abbiamo avuto già prova che i giovani, la valorizzazione del
loro talento, la loro istruzione e formazione non costituiscono le priorità del Governo, deprivando il nostro Paese di un futuro e di una
opportunità di sviluppo.

Prima di concludere, vorrei inoltre ricordare che
la prima Finanziaria del governo di centrosinistra ha fornito una prima risposta al problema del “caro-affitto”, introducendo la possibilità di
detrarre dalle tasse le spese per i canoni di locazione, fino a un massimo di 2633 euro. Il provvedimento riguardava (e riguarda tuttora) gli
studenti iscritti a un’università ubicata in una provincia diversa da quella del Comune di residenza o distante da questo almeno 100 chilometri.
Un modo per garantire il diritto allo studio a tanti studenti, soprattutto nquelli meno abbienti che non hanno la fortuna di avere l’Università vicino
casa.