La Matematica è da sempre per molti studenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori una classica “bestia nera” tra le materie scientifiche e per questo motivo da tanti non è amata e un numero ancora minore se ne appassiona al punto da coltivarne l’interesse anche all’Università.

Al fine di restituire a questa materia, così fondamentale nella vita e trasversale a molti altri saperi e che ha affascinato le grandi menti del pensiero antico e moderno, la sua giusta importanza ed il suo giusto ruolo nello sviluppo della società il Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata “G.Vitali” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia organizza una serie di incontri, rivolti ai docenti della scuola secondaria, sul problema delle difficoltà in matematica e dell’orientamento all’università.
Saranno cinque gli incontri proposti attraverso il ciclo “Ricostruzione del significato dell’attività Matematica a Scuola per un recupero delle difficoltà” che si terranno nel corso dell’autunno presso il Dipartimento di Matematica (via Campi, 213/b) a Modena alle ore 15.00.
Un secondo appuntamento è in programma domani, lunedì 27 ottobre 2008, e vedrà la prof.ssa Rosetta Zan dell’Università di Pisa affrontare il tema delle “Difficoltà in Matematica: osservare, interpretare, intervenire. Miti e pratiche del recupero”.

E’ importante – osserva la prof.ssa Rosetta Zan dell’Università di Pisa – che l’insegnante abbia un repertorio di interpretazioni possibili per i comportamenti degli allievi, che suggerisca possibili ipotesi di lavoro su cui fondare eventuali interventi di recupero. L’articolazione di questo percorso va arricchito da temi di particolare attualità e interesse come l’aspetto costruttivo dell’apprendimento della matematica, l’importanza del contesto e l’approccio pragmatico al linguaggio. Secondo la teoria costruttivista, la conoscenza è in gran parte costruita dallo studente, che non si limita ad aggiungere nuove informazioni al suo magazzino di conoscenze, ma crea collegamenti e costruisce nuove relazioni tra queste informazioni. Questo punto di vista permette di spiegare molti errori in matematica in modo alternativo rispetto a quello tradizionale secondo il quale l’errore è semplicemente dovuto a mancanza di conoscenze e abilità”.