La recente fusione fra le cooperative Cantine Riunite e CIV non ha visto la pregiudiziale contrarietà dei sindacati e delle RSU che, immediatamente, si sono adoperati per la salvaguardia dei livelli occupazionali (300
dipendenti fra le due cooperative) e della collocazione territoriale della sede produttiva d’imbottigliamento modenese in via Polonia.


Una aggregazione fra cooperative, come quella fra Cantine Riunite e CIV, che deve garantire, per i valori che esprime la cooperazione stessa,
massime garanzie e salvaguardia dei livelli occupazionali. Livelli occupazionali che non interessano solo lo stabilimento di Modena, ma anche oltre 30 dipendenti del Gruppo COLTIVA e le cantine esterne di: Castelvetro, Sorbara, San Marino di Carpi e Castelfranco Emilia.
Svariati incontri si sono tenuti negli ultimi mesi fra le organizzazioni sindacali, le RSU delle cooperative coinvolte e la cooperativa. L’obiettivo
dei rappresentanti dei lavoratori era quello di avere dai vertici della neonata cooperativa le seguenti informazioni e chiarimenti:
– presentazione di un piano industriale che potesse per davvero definirsi tale (prospettive, investimenti, strategie e sviluppi commerciali);
– garanzie sulle ricadute occupazionali e sulle vocazioni produttive dei due principali stabilimenti di imbottigliamento (Campegine e Modena).
I sindacati e le RSU temono una secca e drastica riduzione del personale tale da mettere in discussione i livelli minimi di efficienza e di
sostenibilità del versante produttivo in particolar modo per lo stabilimento di Modena. A questo proposito hanno richiesto più volte, come
unica condizione per proseguire il negoziato, la garanzia che nessun licenziamento venga imposto dalla nuova cooperativa. Garanzia che, ad oggi, non è ancora arrivata.
Mentre sul versante amministrativo e commerciale l’approccio è identico: si procede verso un costante svuotamento di competenze e professionalità sullo stabilimento di Modena.
Nonostante lo stato di agitazione proclamato delle organizzazioni sindacali e dalle RSU dei due stabilimenti a sostegno della vertenza, con
approvazione di un pacchetto di 16 ore di sciopero, nessuna risposta concreta è arrivata dai vertici di Cantine Riunite & CIV.

Quindi, per sollecitare la controparte, le organizzazioni sindacali e le RSU “Cantine Riunite & CIV” e RSU COLTIVA, hanno proclamato le prime 4 ore di sciopero nella mattinata di domani mercoledì 29 ottobre.

Nello stabilimento di Modena, durante lo sciopero, si effettuerà un presidio che si terrà davanti ai cancelli d’ingresso dell’azienda (ore 7.30-12 – Tangenziale Nord).
Lo stabilimento di Reggio Emilia, invece, sciopererà nel pomeriggio di oggi, martedì 28 ottobre 2008.

RSU “Cantine Riunite & CIV”, RSU COLTIVA e FLAI CGIL di Modena auspicano un interessamento delle forze politiche e delle istituzioni locali, che fino ad ora non c’è stato, perché il progetto di fusione fra queste realtà cooperative ha una significativa rilevanza occupazionale e produttiva per tutto il territorio modenese.

(RSU “Cantine Riunite & CIV”, RSU COLTIVA e FLAI/CGIL Modena)