Potenziare le competenze strategiche, garantire un effettivo diritto al successo formativo, assicurare concretamente l’applicazione delle pari opportunità e una compiuta integrazione dei ragazzi stranieri. Sono le scelte di fondo che rappresentano per la scuola modenese «il criterio di riferimento affinché la scuola di tutti sia una scuola di eccellenza». Lo ha ricordato l’assessore provinciale all’Istruzione Silvia Facchini partecipando alla presentazione del Rapporto regionale 2008 sul sistema educativo per la quale è in programma un convegno mercoledì 5 novembre (ore 10, aula magna istituto Corni di Modena) con l’intervento di Luigi Catalano, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale.

Per l’assessore Facchini gli enti preposti al governo della scuola modenese «si riconoscono da tempo nell’obiettivo di costruire un sistema di educazione e formazione fortemente incentrato sulla valorizzazione e integrazione delle sue autonomie funzionali, in grado di continuare a rispondere ai bisogni di professionalità e competenze del tessuto socioeconomico locale», ma anche di qualificarne e anticiparne l’evoluzione, nonché di potenziare le competenze strategiche, specie quelle relative alle nuove tecnologie e alla diffusione dell’innovazione scientifica, tecnologica, organizzativa, anche attraverso l’ulteriore sviluppo della formazione superiore e dell’alta formazione.

Al sistema scolastico – ha ricordato l’assessore – è però affidato anche il compito «di integrare le categorie più deboli, accrescere la capacità di fronteggiare le nuove forme del disagio giovanile e di assicurare a tutta la popolazione un effettivo diritto al successo formativo e all’accesso qualificato al mondo del lavoro».

Rispetto alle pari opportunità, Silvia Facchini ha rilevato come le ragazze siano ancora una presenza largamente minoritaria in un segmento fondamentale dell’istruzione superiore modenese come quello tecnico industriale, mentre di fronte alla forte crescita della presenza di cittadini stranieri l’obiettivo è quello di garantire supporti per l’alfabetizzazione, per il sostegno linguistico e per la valorizzazione delle culture «in quanto fattori in grado di contribuire sensibilmente al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo economico e di coesione sociale del nostro territorio».