“Credo che la dica lunga il fatto che il fondo regionale per la non autosufficienza è dotato di più risorse rispetto all’intero fondo nazionale”. Lo ha detto il presidente della Regione Vasco Errani illustrando oggi a Bologna il bilancio di previsione 2009, approvato stamani dalla Giunta (entrate e spese per 14.268 milioni di euro) assieme al Piano pluriennale 2009-2011 e al Documento di politica economico e finanziaria.


“Un bilancio importante, perché raccoglie i risultati di alcuni anni di lavoro, propone un impianto adeguato per affrontare il futuro e coglie le criticità che stanno attraversando la nostra società, con risposte che da subito faranno sentire i propri effetti su imprese e famiglie”.
La Regione, con le scelte di bilancio, vuole affrontare la crisi che sta facendo sentire i propri effetti sui conti di imprese e famiglie emiliano-romagnole, anche se in modo meno rilevante rispetto al resto del Paese. E questo nonostante una serie di scelte del Governo – ha spiegato Errani assieme al Vicepresidente Flavio Delbono, nel corso di una conferenza stampa, presenti anche gli assessori regionali Bissoni, Manzini, Peri e Rabboni – che non affrontano concretamente i problemi reali, come ad esempio i tagli al fondo sociale, al fondo per l’affitto, senza contare il grosso problema che grava sulla sanità, che sconta una previsione di finanziamento statale per il 2010 e 2011 sottostimata di almeno 7 mld di euro”.
“Noi vogliamo operare concretamente – ha continuato il Presidente Errani – per la difesa del welfare, perché questo ci consente di agire indirettamente sul sostegno al potere d’acquisto delle famiglie. Lo faremo attraverso il mantenimento e il potenziamento degli interventi e dei servizi a favore, soprattutto, delle fasce deboli della popolazione. Sto parlando di sanità, di diritto allo studio, di trasporto pubblico. Quanto poi al fondo per la non autosufficienza, credo che la dica lunga il fatto che il nostro fondo regionale è dotato di più risorse rispetto all’intero fondo nazionale”.
L’impegno della Regione è volto al sostegno degli investimenti pubblici (+10,9%), infrastrutture in particolare. Questo per contrastare il ciclo economico negativo e per sostenere quella domanda interna che potrà generare aumento della competitività territoriale, grazie ai minori costi di insediamento delle aziende nel nostro territorio resi possibili dal rafforzamento della rete infrastrutturale”.
Inoltre saranno messi in campo, da gennaio, importanti interventi volti al sostegno della piccola e media impresa, attraverso la tutela dell’accesso al credito, strumento indispensabile per affrontare la difficile congiuntura economica.
“Il tutto senza introdurre ticket in sanità e senza agire sulla leva fiscale – ha spiegato Flavio Delbono, illustrando il provvedimento – nei confronti di cittadini ed imprese”.

Questi, in sintesi, gli assi portanti delle politiche finanziarie che verranno messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna a partire dal 2009, confermando così le priorità condivise con la società regionale e previste nel “Patto per la qualità dello sviluppo”.

Le priorità della Regione
La Regione Emilia-Romagna si muoverà su due versanti: da un lato migliorare la propria organizzazione, procedendo, contemporaneamente, ad un’ulteriore stretta ai costi di funzionamento. Dall’altro, fare in modo che gli interventi messi in campo – dai servizi ai cittadini e alle imprese alla realizzazione di nuove infrastrutture – possano liberare il complesso delle proprie potenzialità.
Per quanto riguarda la riduzione delle spese di funzionamento dell’Ente, si tratta di un percorso avviato da tempo, che ha già prodotto buoni risultati. Nel 2009 è previsto un ulteriore calo: rispetto al dato dello scorso anno, ci sarà una riduzione del 3.3%.

Anche l’ammontare dello stock del debito della Regione si ridurrà: la spesa per il rimborso dei prestiti sarà pari a 116,50 milioni di euro (- 46,3% rispetto al bilancio 2008).
“Questo sarà reso possibile – ha spiegato Il Vicepresidente Delbono – oltre che da una buona gestione del bilancio, dall’estinzione di diversi mutui e dalla scelta di finanziare i nuovi investimenti non ricorrendo al credito ma utilizzando risorse proprie”.
Per quanto riguarda i principali ambiti di intervento della Regione, il prossimo anno la sanità in Emilia-Romagna potrà contare su 7.653 milioni di euro provenienti dal fondo sanitario. A queste risorse si aggiungeranno 150 milioni di euro che derivano dal bilancio regionale. “I problemi potrebbero esserci nel 2010 – ha spiegato l’Assessore alla Sanità Bissoni – perché se negli ultimi 10 anni il fondo sanitario è aumentato mediamente del 4/5%, nel 2010 il Governo prevede crescita zero delle risorse assegnate, con la popolazione italiana tendenzialmente crescente. Tradotto in cifre, nel biennio 2010/2011, il fondo sanitario nazionale avrà un taglio effettivo tra i 7 e gli 8 mld di euro”.
Anche il fondo regionale per la non autosufficienza verrà incrementato di ulteriori 10 milioni di euro, superando così nel complesso i 350 milioni di euro. Le risorse aggiuntive nel 2009 consentiranno, in via prioritaria. di aiutare le famiglie a regolarizzare i rapporti di lavoro con le assistenti domiciliari e ad attenuare l’impatto di eventuali incrementi delle rette nelle strutture assistenziali.
Tutto ciò consentirà di qualificare il servizio sanitario regionale nel suo complesso, che potrà contare anche su 186 milioni di euro per realizzare nuovi ospedali, strutture residenziali e acquistare nuove tecnologie e attrezzature sanitarie.
Stanziamenti importanti sono rivolti alle politiche ambientali e al piano energetico.
Per il trasporto pubblico locale ed i sistemi di mobilità sono destinati 1.017 milioni di euro, di cui 587 milioni serviranno per il potenziamento delle linee e per l’acquisto di nuovo materiale rotabile. Grazie a questi fondi si potrà finanziare il programma triennale di qualificazione della rete stradale dell’Emilia-Romagna ed acquistare mezzi non inquinanti per il trasporto pubblico locale.
Anche il sostegno allo sviluppo dell’economia regionale riveste un ruolo centrale nelle scelte della Regione, specialmente in questa fase di crisi. 525 milioni di euro sono destinati a finanziare la ricerca industriale, a sostenere i progetti delle imprese, a certificare i laboratori e i centri della rete dell’alta tecnologia.
Sono poi previsti interventi per sostenere il credito alle imprese, grazie alla stipula di convenzioni con il settore bancario. Per questo sono resi disponibili 50 milioni di euro, di cui 25 per il comparto artigiano e 25 per il settore industriale.
Casa e riqualificazione urbana saranno al centro di specifici interventi. In particolare, per far fronte alle esigenze abitative è prevista la realizzazione di 10.000 alloggi in 10 anni, sia in affitto che in proprietà (prima casa). Previsto anche il recupero degli appartamenti pubblici attualmente sfitti.
Per il diritto allo studio, l’accesso al sapere, l’istruzione, le borse di studio e per il lavoro e la formazione sono previsti complessivamente 390 milioni di euro. Serviranno anche per proseguire la realizzazione di interventi di messa a norma e ampliamento degli edifici scolastici.

LE ENTRATE
Le entrare della Regione (tributi propri, quote di partecipazione a tributi statali, trasferimenti di risorse dallo Stato e dalla UE, vendita di beni, mutui e prestiti e altre entrate varie) saranno nel 2009 pari a 14.268 milioni di euro, al netto delle regolarizzazioni contabili con lo Stato. L’incremento è per lo più derivante dalle risorse acquisite a titolo di compartecipazione ai tributi statali destinati a finanziare il Fondo sanitario e il settore dei trasporti e della mobilità.

LE SPESE
Il patto di stabilità impone una riduzione dello 0,6 della spesa prevista nel 2008, esclusa la spesa sanitaria.
Da qui le scelte di razionalizzazione della spesa regionale, attenta all’equilibrio finanziario ma altrettanto attenta a sostenere lo sviluppo del sistema Emilia-Romagna.
Anche quest’anno – in funzione della necessità di mettere in campo strumenti concreti per fronteggiare la congiuntura negativa – è rilevante il dato sugli investimenti della Regione in opere pubbliche, tutela dell’ambiente e del territorio, interventi a sostegno del sistema economico. La cifra complessiva tocca nel 2009 i 2.418,4 milioni di euro, un +10,9% rispetto al dato 2008.

La spesa corrente
Si tratta delle risorse necessarie (11.733,1 milioni di euro) per garantire i servizi messi a disposizione dei cittadini (ad esempio quelli sanitari, sociali, ecc.) e per il rimborso dei mutui. Sono comprese anche le spese per il funzionamento dell’Ente, poco più di 350 milioni di euro, in calo del 3.3% rispetto al dato 2008.
Tra le voci di maggior rilievo vi sono la tutela della salute e la salvaguardia dello stato sociale (8.768,6 milioni di euro), il territorio, ambiente e trasporti (491,1 milioni di euro), l’istruzione e la cultura (383,4 milioni di euro).

Gli investimenti
Il dato complessivo è un +10,9% rispetto all’anno scorso (2.418,4 rispetto a 2.181 milioni di euro). Gli interventi maggiori sono in favore dell’ambiente, dei trasporti e della casa (oltre 1.240 milioni di euro) e a sostegno del sistema produttivo (oltre 630 milioni di euro).
Proseguono intanto gli investimenti previsti nella programmazione dei fondi comunitari 2007/2013, che contribuiscono ad incrementare le risorse disponibili.